Salerno: in ricordo di Nino Bassi, intellettuale
“Intorno al quadro. In ricordo di Nino Bassi collezionista”: questo l’eloquente tema della manifestazione in ricordo del noto e apprezzato collezionista, appunto l’avvocato Nino Bassi. Una kermesse per commemorare la fulgida figura, senz’altro celebre nel mondo dell’arte e dell’antichità della Hippocratica civitas (appunto Salerno). Sabato scorso, 28 giugno, presso la pinacoteca provinciale di via dei Mercanti – al centro, nel cuore nevralgico e propulsivo della opulenta Salerno nonché sede della Schola medica più antica d’Europa – il tributo in onore del Bassi, a cura del giornalista Sigismondo Nastri e dello storico dell’arte Marco Alfano. Nato a Salerno il 15 aprile 1929, Bassi muore nella “sua” città nell’ottobre dello scorso anno. Di lui, appassionato d’arte e studioso di antichità, vien detto che ha fortemente contribuito all’arricchimento di collezioni pubbliche (soprattutto) e relative alla città, tramite apposite donazioni. Ciò, ad esempio, nei confronti degli archivi storico e di Stato proprio in Salerno. Un intellettuale, quindi, protagonista del suo tempo e della temperie sociale in cui si è trovato ad operare. Lo spunto per la celebrazione, un quadro di Pasquale Avallone (1915), in bella mostra di se nel corso del convegno. Al quale hanno preso parte, oltre al fratello di Bassi (l’architetto Umberto), anche altri “pezzi grossi” ed esponenti della “intellighenzia” salernitana di ieri e di oggi. Tra questi, dopo i saluti del presidente dell’Ente provinciale Iannone: Barbara Cussino, responsabile settore Musei e Biblioteche della Provincia; la direttrice dell’archivio storico, Lucia Napoli; il docente Ambrogio Ietto; Nastri e Alfano, già citati sopra. Un momento intenso, forte. Al convegno è stata illustrata ed esaltata, sviluppata la fulgida figura del mecenate. Tra le “chicche” presenti in sala, una preziosa pergamena della Schola medica e il quadro di Avallone, con una altrettanto importante cornice – forse ancora più rinomata rispetto all’immagine! Il dipinto è stato acquistato negli anni ’30 dalla Provincia.“Una giornata per Nino – è stato affermato. Sicuramente una (buona) giornata per il lavoro e l’amore rivolto all’archeologia, all’arte, alle foto, ai quadri. Commovente il seguito a tali parole, pronunciate dal fratello. Un dibattito originale e interessante, durante il quale in tanti hanno espresso aneddoti, stima e “chicche” su Nino Bassi. La famiglia (in primis la figlia e il fratello) ha voluto fortemente questo incontro, per tutto ciò che Bassi ha effettuato per Salerno. Molti gli attestati di stima profusi nell’occasione: “una perdita grande per Salerno – ha chiosato qualcuno. Persona eclettica, dunque, poliedrica e pronta agli stimoli e agli spunti culturali: questo l’eccezionale curriculum del Nostro. Una bella iniziativa, questa voluta per ricordarlo; relatori all’avanguardia e di gran calibro per un personaggio della nostra bella storia meridionale – e non solo!