Sacramenti…pagati?

  Rita Occidente Lupo

5x 1000, 8×1000…alla Chiesa Cattolica, per il suo sostentamento. Da secoli il problema dimidia gli stessi credenti, che offrono il fianco agli scettici sulla “mercatura” nel tempio! Echi protestanti, allorquando le stesse indulgenze, lucrate profumatamente. Stracciando il valore fideistico, pecunia salvifica! Dalla donazione di Sutri, ad oggi. L’opulenza delle Chiavi, il potere temporale, via via impinguato non solo tra post convertiti costantiniani, intenti a spartire salvezza, come privilegio di casta abbiente! Contro detrattori del credo, speculatori della grazia sacramentale, Papa Bergoglio ha sollevato l’indice, redarguendo affinchè gli operai della messe, non paladino di tariffari lucrativi, allontananti fedeli. Quanto, piuttosto, di vita cristiana ed accoglienza! Nei giorni scorsi, a Pistoia, il tentativo di “sussistenza” del parroco di Villa Baggio, miccia esplosiva! Il suo tariffario ecclesiale, in un bozzolo dissenziente.  Echi della lontana Penitenza tariffata, nella nuova nomenclatura liturgica: 190 € per il matrimonio, 90€ per il battesimo. Montata la protesta, alzando il tiro diretto in Vaticano. Una missiva, allo stesso Papa Francesco dei fedeli, anche sulle decisioni repentine assunte dal prelato, in merito all’invio dei fanciulli in altre parrocchie, per la preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. Motivo, penuria catechisti! I due discorsi, da separare. Sul secondo, probabile che l’assenza di educatori formati, possa insistere nella parrocchia, ma sul listino prezzi, altro discorso. Consuetudine, quasi in tutte le parrocchie italiane, incassare un contributo da elargire sia per la celebrazione eucaristica, anche per suffragare anime defunte, sia per i sacramenti stessi. Il tutto, per fronteggiare le spese della Chiesa e sostenere anche la vita parrocchiale. Oltre che gli stessi presbiteri, spesso monchi di stipendio, non reggendo neanche più la docenza della Religione nelle scuole, un tempo appannaggio di soli consacrati, poi via via sempre più ambita anche da laici, a caccia occupazionale! Già anni addietro, il caso eclatante tedesco, mancato versamento dell’8×1000 alla Chiesa, indice di collocarsi fuori dall’ovile, drammatico. Ora, col nuovo episodio italiano, accentato il problema di Mammona. Che la Chiesa bandisce: Bergoglio l’esorcizza a più riprese, da testimonial di povertà francescana, col Crocifisso in ferro gesuita. Una Chiesa pauperista, vicina agli ultimi, lontana dai Palazzi vaticani, irradiante salvezza da Santa Marta, senza sollevare l’indice contro superbe dimore porporate, la nuova era! Il prezzario del sacerdote pistoiese, indicativo…come quello di tante altre realtà, laddove non è un’orfana cassetta d’ offerte anonime, nel fondo della navata della chiesa, a raccogliere il tesoro della vedova evangelica! Tutto affidato al buon cuore, alla coscienza dei singoli, nel contribuire alle spese di culto! Dando però indicazioni, a chi può permettersi buffet e lauti rinfreschi, tra book fotografici e fiori d’arancio. Per chi non può, nessun obbligo di sorta…tantomeno avviso di garanzia…di mancata salvezza spirituale, con estromissione dalla vita sacramentale!