Potenza: Ospedale, Adurno missione Kurdistan

Ci sono giorni in cui eventi del tutto indipendenti sembrano darsi, per imperscrutabili ragioni, appuntamento. A questi, da lui definite coincidenze significative, Jung attribuiva particolare significato, elaborando la categoria della sincronicità. Nel nostro caso parliamo del 26 maggio prossimo, quando al San Carlo si incrociano due partenze per l’estero, di segno apparentemente opposto ma intimamente collegate su un piano più profondo. Lunedì, infatti, si conclude il tirocinio trimestrale di Gabriel Nkese Tshswabwa, giovane medico in servizio nell’ospedale Saint Francois di Tshimbulu, Arcidiocesi di Kananga, Kasai occidentale, nella Repubblica Democratica del Congo. Il percorso formativo rientra in un programma di solidarietà denominato “Progetto Tshimbulu”, dedicato alla memoria di. Pietro Marotta, l’anestesista del San Carlo recentemente scomparso e protagonista di numerose missioni di volontariato nei Paesi in via di sviluppo, l’ultima delle quali lo aveva portato a operare nell’Ospedale Saint Francois di Tshimbulu, nella Repubblica Democratica del Congo. Al progetto hanno collaborato l’Arcidiocesi di Potenza, il Comune di Potenza, il Lions Club e il San Carlo. Lo stesso giorno il nostro cardioanestesista Giuseppe Adurno  si unirà a un’equipe chirurgica del Gaslini di Genova per recarsi a Sulaimaniya nel Kurdistan dove eseguiranno interventi cardiochirurgici su pazienti in età pediatrica nell’ambito del progetto “Save the children Kurdistan”. Al progetto parteciperà personale del Lancisi di Ancona e di Bologna. Adurno è un veterano delle missioni di volontariato medico internazionale e le sue esperienze spaziano dal Kazakistan alla Cina. Anche questa volta, come nelle precedenti occasioni, utilizzerà un periodo di congedo ordinario. “Una grande comunità ospedaliera – commenta il direttore generale Maruggi – non è fatta solo di professionalità e tecnologie ma anche di un alto tasso di umanità. Siamo stati lieti di ospitare il giovane medico Gabriel e siamo sicuri che l’intensa esperienza consumata nei diversi reparti in cui ha ruotato (pediatria, ginecologia, chirurgia d’urgenza) gli sarà utile nel difficilissimo compito a cui è chiamato nel suo paese, dove una comunità di mezzo milione di abitanti è servita da un pugno di medici. Così come sono orgoglioso di avere tra i colleghi medici un professionista brillante e generoso con il dottor Adurno, sempre pronto a fare dono del suo tempo e del suo elevato know how alle popolazioni di paesi in via di sviluppo. E’ fatta anche di questo la vocazione internazionale e la spinta all’umanizzazione che abbiamo individuato tra le direttrici strategiche per l’ulteriore crescita del San Carlo”. L’appuntamento con la stampa per il saluto del dottor Gabriel è fissato per lunedì 26 maggio alle ore 10 in direzione generale