Martedì 20 Maggio-Vangelo sec. Giovanni 14: 27, 31

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. Parola del Signore. Commento al Vangelo ( Gv 14,27 -31a ) La pace è il dono di Cristo, redentore del mondo. Dopo la sua gloriosa risurrezione, Egli ripetutamente, apparendo ai suoi, li saluta dicendo :” Pace a voi “. Poi mostra le mani forate dai chiodi e il costato aperto dalla lancia. Vuole così tracciare il percorso sicuro e indicare il prezzo della pace vera, affermando che è dono di DIO, che non la si raggiunge se non attraverso la sofferenza e l’umiliazione, che sempre costa sangue, che sgorga dalla croce e infine che è dono di una illuminazione dello Spirito Santo. Non può quindi realizzarsi soltanto con le astuzie e gli artefici umani, con accomodamenti o instabili equilibri.
E’ frutto di un amore, che giunge fino alla passione, fino alla croce di Cristo, che comporta sempre anche sofferenze e passioni per gli uomini. Comprendiamo così come e quanto sia difficile per gli uomini diventare costruttori e testimoni di pace se non affidano a Cristo il compito di realizzarla definitivamente.
Ecco perché Gesù, oggi ci ripete: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, Io la do a voi.” La pace di Cristo è riconciliazione piena con DIO, è la ritrovata fraternità tra gli uomini, è il suo amore riversato nei nostri cuori, è la visione sapiente del valore dei beni terreni e la predilezione per quelli del cielo. Gesù vuole dirci che tutta la sua opera è orientata alla definitiva costruzione della pace tra gli uomini: è dono messianico. Purtroppo ancora non siamo capace di stabilirci nella pace,nell’ordine e nella concordia,perchè manca la nostra libera adesione al progetto che DIO ha già realizzato per noi.
E’ ancora attuale il lamento di un salmista che dice :”Parlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuore. Rimuoviamo la malizia e lasciamoci irrorare dalla grazia divina !