Salerno: Morrone su lavori comunali

Ho avuto modo di segnalare reiteratamente un fenomeno gravissimo ed endemico che riguarda il Comune di Salerno. Fenomeno che scivola sulla pelle della comunità salernitana e delle sue istituzioni come se fosse di scarsa rilevanza. Questa superficialità di giudizio finisce con l’incoraggiare chi, da più di vent’anni, fa e disfa a suo piacimento, con forzature e illegittimità plateali, le questioni amministrative inerenti il secondo capoluogo della Campania. Faccio riferimento alle numerose e sistematiche infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri per la realizzazione di opere pubbliche aggiudicate dal Comune di Salerno, nonché ai tanti faccendieri che si sono avvicendati nella gestione di tentativi di investimenti pubblici, promossi dalla medesima amministrazione, e falliti regolarmente. Gli esempi sono numerosissimi, anche se la memoria collettiva viene stimolata a dimenticare: Palazzetto dello sport – Termovalorizzatore – Piazza della LKibertà – MCM – Sea Park – Finmatica – Kingcom e tanti altri. Tutte occasioni, è evidente, di sviluppo mancato e di denaro pubblico sprecato, per superficialità e presunzione, non essendoci ancora deliberati giudiziari definitivi e probanti che possano far parlare di malafede o collusione. Tuttavia, pare che i predetti esempi di inettitudine smascherati non abbiano indotto ad alcuna riflessione aggiuntiva. Infatti, con determina n.1488 del 17.04.2014 il Comune ha appaltato i lavori relativi alla manutenzione straordinaria stradale e fognaria delle zone collinari della città. L’affidamento è stato disposto nei confronti della società SAMOA Restauri S.r.l. per un importo complessivo di euro 867.647,43. La procedura di selezione dell’aggiudicatario è stata abbastanza singolare, in quanto il Comune trasferirà immobili di sua proprietà in permuta a saldo delle spettanze delle opere da realizzare. Leggendo, però, la determina, non si comprende quale sia stato il metro di valutazione commerciale dei suddetti immobili: un elemento, questo, che conferma che, in quanto a trasparenza, il Comune di Salerno ha ancora molto da imparare, nonostante il Sindaco “Vanna Marchi” non perda occasione per paragonare il “suo” Municipio ad una scenografica casa di vetro. Ma, la cosa più inquietante, e che emerge immediatamente servendosi di un metodo di ricerca elementare ed alla portata di qualsiasi cittadino curioso di come vengano spesi i propri soldi, è che nella SAMOA è stata conferita l’impresa CACCAVO S.r.l. e che la famiglia Caccavo mantiene saldo il controllo tutt’ora dell’aggiudicataria dei lavori comunali, nonché la unicità dell’indirizzo delle sedi sociali di entrambe le imprese. Leggendo un po’ di rassegna stampa è facile apprendere che la CACCAVO è nota alle cronache giudiziarie per essere finita nell’indagine, che destò grande scalpore, inerente alcuni restauri all’interno degli scavi di Pompei (Teatro Grande e Palestra dei Gladiatori). Si viene a conoscenza, inoltre, che ci fu l’emanazione di ben cinque misure cautelari, di cui una riguardò la Rappresentante legale dell’impresa, Annamaria Caccavo, indagata per concorso in abuso di ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dello Stato. La stessa è stata anche Direttore tecnico della SAMOA fino a quando non venne arrestata, subendo anche il sequestro preventivo di beni nella sua disponibilità. Faccio notare che una delle accuse mosse dalla Magistratura per la vicenda degli scavi di Pompei è quella che un lavoro aggiudicato a soli 449,882 euro subiva una lievitazione che alla fine dell’appalto raggiungeva la somma di circa 8 milioni di euro (ben 17 volte superiore). Penso che, a questo punto, non ci sarebbe nient’altro da aggiungere e che qualunque cittadino sia in grado di formarsi una sua opinione in proposito. Per quanto mi riguarda, se non arriveranno spiegazioni e chiarimenti, inoltrerò senza esitazioni una denuncia dettagliata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno. Ma qualche domanda viene spontanea: per quale congiuntura astrale tutti i camorristi e i faccendieri capitano al Comune di Salerno e riescono a condizionare i suoi investimenti? Consapevoli di questa maledetta sfortuna perché gli amministratori continuano ad affidare appalti evitando di fare preventivamente anche controlli tanto elementari da poter essere portati avanti da un semplice cittadino? Qualche istituzione competente può provare a fare due conti ed a quantiificare il danno economico arrecato ai salernitani, almeno sommando solo quelli patiti a causa delle infiltrazioni scoperte e denunciate negli anni dal sottoscritto, quindi non abbisognevoli di sofisticate indagini?

Fausto Morrone

Un pensiero su “Salerno: Morrone su lavori comunali

  1. salve sono luigi conosco la samoa restauri bene,una ditta seria puntuale nei pagamenti precisa nei versamenti contributivi,e tutela l operaio a 360 gradi sia nella prevenzione sul lavoro e tutte le misure che si possono adottare su un cantiere prevenendo qualsiasi rischio.offre il lavoro a tanti operai rispettando i contratti cnnl dalla a alla zeta.non è giusto buttare fango su in impresa x un irregolarità,a mio avviso se la samoa è in difetto,tante non dovrebbero proprio esistere….vorremmo vedere adesso la samoa una affiliata.ci sono problemi molto più grandi a salerno che vanno presi di mira.tanti

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