Venerdì 16 Maggio-Vangelo sec. Giovanni 14: 1, 6

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Parola del Signore.
Commento al VANGELO (Gv 14,1 – 6 )
Il discorso della vita ha incuriosito ed affascinato da sempre la nostra umanità; in qualche modo l’uomo ha cercato continuamente di immergersi in un mondo futuro e diverso da quello che vive sulla terra. Ciò è indice di un innato desiderio di immortalità o almeno la non passiva rassegnazione a finire i suoi giorni immerso nella terra, in preda alla corruzione; è il desiderio di sopravvivere dopo la morte, di trovare una quiete, un riposo, una dimensione definitiva, che l’esperienza della vita terrena non può dare. Sono nate così tante religioni, che incentrano quasi tutto nel culto dei morti. Cristo è venuto a darci la certezza della risurrezione, Egli ha davvero squarciato i cieli e li ha riaperti all’uomo. Non ha solo indicato la meta ultima della vita, ma Egli stesso ha sperimentato la morte per poi mostrarsi vivo e risorto e salire al cielo sotto gli occhi dei suoi discepoli.
Oggi ci dà ulteriori rassicurazioni, dice esplicitamente ai suoi:” Io vado a prepararvi un posto.” Il posto, di cui parla Gesù e che Egli promette, non è visibile con gli occhi della carne, ma solo con quelli della fede, per cui ci esorta:” Abbiate fede in DIO e abbiate fede anche in me.” Vuole così immergerci nei pensieri dello spirito, farci salire in alto, oltre i confini del mondo e del tempo, vuole aprirci gli occhi dell’anima.
Egli ci precede, Egli ci prepara il “posto”, Egli stesso poi tornerà a prenderci. Egli quindi, non solo ci indica la strada del cielo, ma ci si propone come la “via, verità e vita”. Vuole dirci che praticando i suoi insegnamenti,seguendolo nei suoi percorsi, affidandoci alla sua misericordiosa bontà, potremmo anche noi salire, ascendere, raggiungerlo e godere con Lui !