“Realtà del Sogno” di Senatore: vivere sognando!

Rita Occidente Lupo

Poeti si nasce o si diventa? L’interrogativo al quale ancora oggi, molti non riescono a trovare la risposta esauriente per spiegare quella foga di scrivere, spesso serva dell’unico bisogno, di regalare il proprio sentire. Di denudare le proprie emozioni, usando il caleidoscopio della sensibilità. Mario Senatore, nativo di Padula, pluriaccademico, con un medagliere ricco di consensi critici, non cessa di polarizzare attenzione con le sue accattivanti liriche. La recente silloge “Realtà del sogno” giocata su un onirismo non suddito di realtà. Tra lacerti di memorie, anche quelli della sua terra natìa, così intrisa di sole e di lavoro, il dipanarsi di un report nostalgico, che a tratti segmenta l’immaginario. Ed il poeta, dal verso schietto, che sa calare la sua impalcatura esperienziale, in un tempo a caccia d’edonismi, più che di semplicità agreste, di consumismo, più che di pace degli affetti familiari, cerca di render le proprie scintille sentimentali, consonanti all reale. Con l’austera consapevolezza che, il presente, tiranno di ricordi, che il futuro, agonizzante di nostalgie,  si lancia in un vorticoso tuffo esistenziale, percorrendo icaricamente ambienti e personaggi, per scorciare memorie da non lasciare orfane nella stagione millenaria. Il lirismo a volte accenta volti, altre tratteggia onomatopee, per pennellare spaccati naturalistici, proscenio all’andare. Un sogno, poter ritrovare sembianze trascorse, in un presente, anoressico di nostalgie. Ed il poeta percuote le ore esistenziali, con il dinamismo che non conosce stagioni morte. Gira vorticosamente l’alfabeto del tempo, per ritrovarsi fanciullo, nella matura consapevolezza dell’età. Con semplicità, l’approccio a temi che cari ad ogni vate, rivisita con l’unica pretesa di far propri nel tuffo verso l’infinito, che gli rinnova orizzonti onirici corroboranti.

2 pensieri su ““Realtà del Sogno” di Senatore: vivere sognando!

  1. E’ uno scritto di alto profilo culturale, scevro di banalità e largheggiamenti di dubbia compiacenza.
    E’ l’individuazione del punto focale del mio animo.
    Complimenti!

    Mario Senatore

I commenti sono chiusi.