Salerno: Rete Ambiente Provincia, evento 1° maggio

Sono inquinate le falde acquifere di Battipaglia? La centrale elettrica di Montesano della società Terrna, socia in affari di Salerno Energia, quanti casi di tumore produce nella popolazione? I rifiuti tossici di decine di siti in campania da chi verranno smaltiti, forse dagli stessi inquinatori? E quanto si sono chiesti i rappresentanti di una giovane rete di associazioni, nata ad Agosto 2013, che si muove sul territorio salernitano, si tratta di Rete Ambiente Provincia di Salerno. Un collettivo associativo che si batte su tutta la provincia per difendere e proteggere il territorio e per la salvaguardia della salute. Il giorno 24 febbraio si è tenuto un incontro della rete presso la sede Provinciale del partito della Rifondazione Comunista dove si è deciso di lanciare una manifestazione per la giornata del 1° Maggio che coinvolga tutto il meridione: una grande manifestazione di popolo “questa manifestazione dovrà servire per sensbilizzare l’opinione pubblica e gli organi istutuzionali, alla vigilanza dei territori ed alla bonifica dei siti inquinanti” in preparazione del 1° Maggio, con i propri medici le associazioni si recherennao sui siti incriminati per analizzare i terreni le acque e l’aria. I risultati verranno resi noti nelle iniziative previste per la manifestazione. All’interno della riunione i diversi comitati hanno esposto le proprie vertenze, come il comitato No Terna di Montesano che ha presentato il problema della centrale Terna, una centrale elettrica sovradimensionata ed in parte absiva che potrebbe diventare un serio rischio per la salute di moltissimi cittadini che abitano nei pressi della centrale. Si sono trattati anche i temi dei senza lavoro, dei cassaintegrati, dei pensionati che saranno coinvolti nelle iniziative di lotta. “Negli ultimi tempi si è parlato sempre di più della cosiddetta Terra dei Fuochi in riferimento alle zone del napoletano.” dichiara Nello De Pasquale, responsabile ambiente del PRC “Rispetto a questa cosa bisogna capire che oggi si vive una situazione molto simile sul territorio salernitano. Dico ciò perché, con gli ultimi studi dell’ ARPAC e numerose ricerche di WWF e Greenpeace, si è rilevato un aumento dei casi di specifiche patologie come leucemie,tumori e neoplasie”.  A conferma di ciò va ricordato il processo Cernobyl: 38 imputati accusati di disastro ambientale, associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti tossici, per lo sversamento, tra il 2006 e il 2007, di 980 tonnellate di rifiuti tossici sotterrati nei comuni di San Pietro al Tanagro, San Rufo, Capaccio, Montecorvino Rovella, Sant’Arsenio e, probabilmente, anche Teggiano.  “E’ proprio a partire dal concetto di Biocidio che bisogna partire.” dice Loredana Marino segretario provinciale del PRC “Bisogna rendere consapevoli della situazione più persone possibili e per farlo bisogna uscire dalle singolarità e creare un filo rosso che possa permettere la costruzione di un percorso collettivo che affronti le singole vertenze e che le superi, appunto, collettivamente”.