Mercato San Severino: intitolazione presidio Libera a Simonetta Lamberti

Il presidio di “LIBERA, Associazione, nomi e numeri contro le mafie”  intitolato a “SIMONETTA LAMBERTI” vedrà la propria nascita ufficiale il 7 marzo 2014 alle ore 18,30 presso il teatro Comunale di Mercato San Severino (SA) con il patrocinio del Comune di Mercato S. Severino e i saluti del sindaco dott. Giovanni Romano. La presenza degli ospiti rappresenta l’eccellenza nel campo della lotta antimafie, saranno presenti il P.M. del processo all’assassino di Simonetta, Vincenzo Montemurro, il procuratore nazionale antimafia, il giudice Franco Roberti e don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di LIBERA, oltre alla famiglia della piccola Vittima Innocente e i rappresentanti del coordinamento regionale e del coordinamento provinciale libera Salerno che ha sostenuto ed accompagnato la nascita di tale presidio .   La scelta  di dedicare il presidio alla piccola vittima Simonetta Lamberti nasce come  naturale conseguenza di un discorso già avviato dall’Associazione di arte e cultura “La Magnifica gente do’ sud” e portato avanti da  alcuni componenti di essa, che hanno fortemente voluto anche la costituzione di questo presidio. Da qualche anno, infatti, l’Associazione porta avanti un percorso costante  sulla legalità, sostenuta in modo diretto dal Coordinamento Provinciale Libera Salerno, tramite rappresentazioni teatrali, incontri e confronti sul territorio, soprattutto con gli studenti e nelle parrocchie. Nell’ultimo anno, l’impegno con la pubblicazione e lo spettacolo teatrale omonimo,  “Volti diversi,lo stesso destino” una dettagliata  raccolta di storie di vittime innocenti di mafia, ha dato lo spunto definitivo verso la “memoria”. Da qui, ma soprattutto dalla diretta conoscenza della sorella di Simonetta: Serena Simonetta Lamberti, la decisione di intitolare la nuova sede a questa piccola innocente. Le  finalità del presidio sono: preservare la MEMORIA attraverso momenti di informazione e di formazione presso le scuole, le associazioni e le parrocchie del territorio; educare alla legalità  con la consapevolezza che  il ricordo delle vittime di mafia può avviare azioni e sensibilizzare la memoria attiva contro le problematiche del territorio, scuotendo le coscienze dall’indifferenza.