Eboli: Ospedale, incontro Sindaco-Sindacati

Ieri pomeriggio, presso la Residenza Municipale, il Sindaco di Eboli Martino Melchionda ha incontrato i sindacati per discutere della situazione dell’ospedale cittadino e della sanità locale. Hanno preso parte all’incontro: il segretario della UIL Vito Sparano, Emiddio Sparano per la CISL, Vincenzo Romanzi per la UIL FPL, Antonio Giuliano per la CGIL, il dott. Giuseppe Gigliotti per la UIL Medici, Antonio Opromolla per la FIALS, il dott. Nicola Iovine per la CISL medici, Marcello Fulgione per la CGIL, il dott. Michele Fiore, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Eboli, Ciro Contrasto per la CISL. Dalla discussione sono emerse le gravi condizioni in cui versa l’ospedale cittadino; condizioni preoccupanti, che rischiano di compromettere i livelli essenziali di assistenza sanitaria. I presenti, all’unanimità, pur riconoscendo l’importanza di fare chiarezza, hanno espresso la necessità di porre termine al commissariamento, e ritornare ad una ordinaria gestione della struttura sanitaria. I sindacati, inoltre, hanno espresso le grandi difficoltà che il personale medico ed infermieristico incontrano quotidianamente. A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Condivido in pieno la preoccupazione dei sindacati. Il nostro ospedale è stato massacrato, è tempo di porre fine al commissariamento, che ritengo sia andato ben oltre i propri compiti ed ora rischia di incidere, in maniera allarmante, sui livelli assistenziali. Questo non possiamo consentirlo: bisogna tornare alla normalità. Un problema altrettanto serio è rappresentato dalla forte carenza di personale, serve un sostanziale riequilibrio nella sua distribuzione nei nosocomi; la Valle del Sele ha subito una gravissima penalizzazione, a cui va posto immediato rimedio, prima che ci siano conseguenze ancora più gravi. Il Direttore sanitario, inoltre, deve assolutamente procedere alla riapertura dei raparti accorpati. La situazione è divenuta insostenibile, occorre portare avanti la nostra battaglia e condurre una azione comune per difendere la sanità locale ed il diritto dei nostri concittadini ad una degna ed adeguata assistenza sanitaria”.