Eboli: Petrone su abusi Melchionda

Nell’agosto 2011 rappresenti agli organi del partito e sulla stampa un episodio di malcostume politico di cui si era reso responsabile il Sindaco di Eboli, Avv. Martino Melchionda, che aveva indotto il signor Cicalese Giuseppe a firmare la sfiducia al Segretario del Circolo Di Eboli, di cui era membro, a ciò condizionando il rilascio di provvedimenti amministrativi in suo favore.  Il Sindaco di Eboli ritenne di bloccare la mia critica politica denunziandomi alla magistratura per diffamazione. All’esito dell’indagini, il Gip di Salerno ha disposto l’archiviazione del reato  nei miei confronti su conforme richiesta del  Pubblico Ministero. IL  PM, inoltre, a conclusione delle indagini, ha ipotizzato a carico del Melchionda il reato di “concussione” (art. 317 codice penale), con la seguente motivazione <<perché abusando della sua qualità di Sindaco costringeva ……. a sottoscrivere un documento di sfiducia nei confronti del Segretario della locale sezione del PD …….… prospettandogli in caso contrario il rigetto della richiesta di ottenere l’affidamento di un progetto giovanile ….>>.E’ questo uno dei tanti episodi di malcostume da me denunziato, sottaciuto ad ogni livello, per il quale è scattato un sistema di protezione politica, e grazie al quale sono stato sospeso dal Partito Democratico per un anno, insieme con i colleghi consiglieri riformisti che condivisero quelle critiche; e come Melchionda voleva, il Circolo del PD, nel quale egli era minoranza,  è stato commissariato e privato di ogni ruolo.I dirigenti, invece di condividere le mie critiche e adoperarsi per migliorare il partito, si sono stretti intorno al Sindaco, avallandone i metodi e  le scelte politiche ed amministrative i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti: una città disastrata e un partito che registra alle sue primarie presenze non consigliabili, compreso il sottobosco degli interessi che ruotano intorno al comune, come si può rilevare dalla lettura dei partecipanti. Vale ricordare che uno dei seggi elettorali, oggetto di polemiche, brogli e di scontri, è stato presieduto da un professionista, Presidente di un organismo comunale, ora sottoposto a misura interdittiva. Analoga misura ha riguardato un piccolo imprenditore, peraltro non iscritto al Pd, che presidiava un seggio annotando i votanti. Confido che il Partito Democratico voglia prendere pubblicamente le distanze da simili metodi del Sindaco di Eboli e comunque impedire che egli possa rappresentare il partito nelle primarie: ciò si ritiene doveroso perché egli è indagato per un reato gravissimo consumato a danno del partito e dei suoi organi oltre che dell’Amministrazione comunale.

Anna Petrone, consigliere regionale Pd