Salernitana, l’era Gregucci parte col piede giusto

Maurizio Grillo

L’esordio del Gregucci bis è convincente: contro il Barletta di mister Orlandi arriva una vittoria 3-0 bella e meritata. Rivoluzione tattica per la Salernitana: si passa al 4-2-3-1. Gori subito tra i pali, Mendicino unica punta, Scalise e Bianchi in difesa, Perpetuini e Montervino diga a centrocampo, Foggia, Mancini e Gustavo sulla trequarti. Nel Barletta spazio ancora per il baby Guglielmi, classe ’98, in avanti Zigon funge da centravanti, mentre Ganz, figlio d’arte, parte della panchina. “Lontani da questo calcio che ci fa indignare…gradinate vuote trasferte vietate…casacche indossate e mai onorate”: campeggia questo striscione in curva sud. Primo tiro della partita al minuto 3: Mendicino prova dal limite ma la palla finisce abbondantemente fuori. Pestrin si alza dalla panchina e fa qualche esercizio di stretching dopo qualche apparente problema accusato da Montervino! ma dopo qualche minuto si siede nuovamente. La Salernitana conquista il primo corner al minuto 11, ma la battuta non sortisce alcun effetto. Al 12′ buon lancio di Perpetuini per Mendicino, buona scelta di tempo in uscita per Liverani. Un minuto dopo Perpetuini calcia da fuori area, ma la sfera termina a lato. Buon momento a cavallo del quarto d’ora con i granata che raccolgono due angoli di fila. Al minuto 22 pericolo occorso dalla Salernitana: Camilleri si inserisce bene dalla retrovie sugli sviluppi di un calcio piazzato e manda alto di testa da buona posizione. I pugliesi raccolgono il primo corner al 24′, ma Gori fa subito vedere le sue qualità in uscita prendendo palla perentoriamente. Mancini e Foggia tentano il gol a giro, ma la loro mira è imprecisa. Primo giallo al 31′: Foggia costringe Cicerelli al fallo e Baroni ammonisce il numero 10 ospite. La punizione del trequartista viene bloccata da Liverani. Al 34′ bella azione dei granata: Mendicino premia il taglio di Mancini e Liverani è attento a non farsi sorprendere sul suo palo. È il preludio al vantaggio: Gustavo chiede e ottiene l’uno-due da Mancini e fulmina Liverani con un diagonale sinistro chirurgico che si insacca a fil di palo. Al 38′ ammonito Perpetuini ed un minuto dopo giallo anche a Gustavo per fallo di mano. Buona azione di contropiede dei campani a due minuti dalla fine: Mancini serve in profondità Montervino, ma la difesa del Barletta si salva. Il primo tempo finisce 1-0 senza neanche un secondo di extra time. Ad inizio ripresa cambio tra gli ospiti: entra Ganz, esce Zigoni. Il primo tiro della ripresa è di Foggia, ma la conclusione si spegne a lato. Al 4′ ammonito Cascione per fallo su Montervino. Due minuti dopo giunge il raddoppio: Foggia parte in progressione dal centrocampo, si accentra e calcia, la palla finisce sul palo dopo l’intervento di Liverani, Mancini raccoglie la ribattuta, mette a sedere il difensore e realizza di sinistro. Raddoppio granata. Al 12′ seconda sostituzione per i pugliesi: La Mantia rileva Cicerelli. Un minuto dopo giallo per Camilleri. La Salernitana dilaga e fa tris al 14′: Foggia illumina per Mendicino che supera Liverani con un elegante pallonetto. L’attaccante esulta togliendosi la maglia e viene ammonito. Al 22′ D’Errico impegna Gori dalla distanza e il numero uno blocca senza problemi. Due minuti dopo Mounard sostituisce Foggia, che esce fra gli applausi. Al 25′ calcio di rigore assegnato al Barletta per un fallo di mano in area su calcio d’angolo: Gori intuisce la battuta di La Mantia e respinge la conclusione gettandosi sulla sua sinistra. Al 29′ Montervino tenta l’inserimento su cross dalla destra di Mancini, ma il suo tiro viene deviato. Due minuti dopo Mounard spreca la chance per il poker, ma il suo tiro viene rimpallato. Ancora il francese pericoloso con un tiro che finisce alto. Al 32′ cambio per entrambe le squadre: Ilari rileva Cascione, mentre Ginestra sostituisce Mancini. Ultimo cambio della gara al 36′: esce Mendicino, entra Fofana. Subito decisivo il nuovo entrato che si invola verso la porta pugliese e causa l’espulsione di Guglielmi per fallo da ultimo uomo. Gara in cassaforte. Non accade più nulla e il match va agli archivi dopo tre minuti di recupero.