Rari Nantes Salerno sconfitta a testa alta a Palermo

Non riesce l’impresa alla Rari Nantes Salerno che deve ancora una volta rimandare l’appuntamento con i primi punti esterni stagionali. Nel giorno del cinquantesimo compleanno del tecnico Mario Grieco, i rarinantini non riescono a fare un regalo al proprio allenatore al cospetto dei più quotati avversari dell’Anteria Telimar Palermo. Finisce 11-9 per i siciliani in un match valevole per la settima giornata del campionato di A2 girone Sud. Primo parziale sostanzialmente equilibrato, con i giallorossi salernitani che partono in vantaggio e ribattono colpo su colpo. Palermo prova ad allungare a cavallo del secondo parziale portandosi sul +3. Nonostante la stanchezza di una settimana di lavoro complicata caratterizzata da una vera e propria emergenza sul fronte fisico (l’influenza ha messo ko Gallozzi, neppure partito per la Sicilia, e debilitato Esposito, Giordano e Donnabella, con Biancardi a mezzo servizio per un problema alla spalla), la Rari Nantes resta in partita difendendo bene in inferiorità numerica (zero gol subiti su cinque possessi avversari) e, di contro, capitalizzando le situazioni di superiorità (quattro gol su sei). Salerno ci crede ed inizia una strepitosa rimonta fino ad arrivare ad un solo gol di svantaggio quando il cronometro segna 1’ 30’’ dalla fine. Il mancino dalla distanza di Raimondo beffa Ferrigno e taglia le gambe alle velleità dei salernitani che tornano a casa con la soddisfazione di aver giocato alla pari contro una delle compagini meglio attrezzate del raggruppamento, ma ancora a secco di punti fuori casa. “Quest’anno siamo riusciti a trovare una nostra identità di gioco anche nelle partite fuori casa – conferma il vicecapitano Marcello Vuolo – Ma a fronte di prestazioni sempre positive, i risultati stentano ad arrivare. Siamo stati costretti sempre ad inseguire. Pur in una situazione obiettivamente difficile con tanti compagni reduci da problemi fisici, non abbiamo mai mollato arrivando ad un solo gol di distacco. Sono fiducioso in vista del futuro, manca solo un risultato positivo per sbloccarci psicologicamente anche in trasferta”.