Bergoglio, riforme “pericolose?”

di Rita Occidente Lupo

Quanto atteso da tempo! L’era Bergoglio, con misure drastiche contro consacrati macchiati di pedofilia. La notizia della riduzione allo stato laicale, di circa 300 preti, fa tirare un sospiro di sollievo a tanti che, non fidandosi più d’affidare la crescita dei propri figli a sacerdoti tacciati di tale onta, rinnovano la fiducia nella figura presbiterale. Rincarando anche la simpatia per il Pontefice argentino, che non cessa di conquistare assensi, accattivandosi il favore perfino di laici dissidenti! I continui scandali, che affannano una Chiesa millenaria, sempre più attenta alle istanze del tempo, non desistono dall’imbrattare la spiritualità, connotantene il corso. Ora, con Papa Francesco, in riga anche i preposti agli oratori, spesso trappola di minori, ai quali sottratta l’infanzia, dietro l’abito talare! Corale il plauso per il coraggio del Vicario di Cristo, che a 360°, visita lo scibile umano, per rimuovere gli ostacoli intralcianti un cammino di salvezza! E che non teme d’esporsi! La recente notizia della lobby gay tra i sacri Palazzi, non meraviglia. Convince l’ex capo delle Guardie Svizzere nelle sue dichiarazioni, rivelando che da tempo, quasi a mo’ di setta, adepti consacrati, legati da vincoli di fratellanza “di sesso”, da render minato il terreno all’Uomo vestito di Bianco! Il coraggio che Bergoglio sta mostrando, entusiasma proprio perchè gran parte dell’umanità non ignora “Il fumo che affumiga la Chiesa!” Quello di cui già parlò la Vergine in apparizioni, che se fino al secolo scorso, restavano ben impresse nelle pratiche devozionalistiche, oggi sembrano obnubilate o sovrapposte dai continui richiami di Medjugorje. Ebbene Papa Francesco ha avuto il coraggio di porre mano ad un aratro scomodo, sapendo di dover dissodare un terreno da troppo in attesa del sapiente seminatore. Meraviglia che i suoi predecessori non abbiano usato gli stessi metodi o che si siano tirati indietro dinanzi a scottanti problemi a tappeto: lui fa quello che anche altri avrebbero dovuto attuare! Proprio sul placet francese delle unioni gay, le dimissioni italiane di Ratzinger! Pura coincidenza, casualità per un Papa che sentiva il peso degli anni, inadeguato all’impegno che la Vigna del Signore, infestata di acari, gl’imponeva. Francesco è partito proprio da lì! Da quei concetti che il mondo cattolico aveva lasciato in stand bye, non riuscendo a conferire risposte autorevoli a quanti, volendo vivere cristianamente, si sentivano estromessi e a latere della Misericordia divina. Quel Karol del cuore da spalancare a Cristo, impresso ancora non solo nei giovani: il dopo Wojtyla, quasi azzerante l’emerito Ratzinger. Eppure, nonostante tanti i plausi al Pontefice argentino, le aperture che il suo spirito riformista, in nome dell’amore incondizionato del Padre, dischiude senza barriere, nemici…e franchi tiratori, che proprio ad un tiro di schioppo, possono mettere la sua vita in pericolo. Wojtyla docet!

3 pensieri su “Bergoglio, riforme “pericolose?”

  1. I preti ridotti allo stato laicale sono 400 in due anni, ma tali provvedimenti sono stati adottati durante il pontificato di Papa Benedetto XVI. La durezza della Chiesa contro il crimine della pedofilia è cominciata da prima di Papa Francesco.

  2. Non so quando è iniziata l’opera di purificazione all’interno
    della Chiesa, quello che conta è che sia partita.
    Ma c’è un fatto che mi ha lasciato perplesso, ovvero la frase
    pronunciata recentemente da Papa Francesco: “chi sono io per giudicare un gay?”;
    questo interrogativo lascia un pò sconcertati: non è forse il
    Papa il rappresentante di Cristo sulla terra? non è Lui che deve
    dettare gli orientamenti del Vangelo all’umanità? e allora?
    fin dove deve arrivare l’apertura della Chiesa riguardo alle
    problematiche dell’omosessualità? Forse che il relativismo etico
    sta contagiando anche la Chiesa? una cosa è l’amore per il prossimo, in cui vanno ricompresi tutti gli esseri umani, altra cosa è la morale cristiana, i cui principi fondamentali, contenuti nelle Sacre Scritture, non possono essere messi in discussione, col
    rischio di accrescere il disorientamento e la sfiducia nella
    comunità dei credenti.
    La sequela di interrogativi che precede attende una parola
    chiarificatrice.

    1. vai a rivederti TUTTA la ripresa relativa a questa affermazione e troverai da solo la risposta. il papa parla dell’omosessuale che cerca sinceramente Dio: mai estrapolare una frase dal suo contesto come, invece, hanno fatto tanti … troppi!

I commenti sono chiusi.