Salerno: No Crescent, abbattimento eco mostro

Italia Nostra e il comitato hanno ufficialmente avviato la campagna nazionale per l’abbattimento dell’ecomostro di Santa Teresa. La campagna è stata aperta con una lettera al Ministro dei Beni culturali Bray, già recapitata al responsabile del Dicastero. Il pubblico appello ripercorre i passaggi fondamentali della vicenda urbanistica, fino a pervenire alle ultime tappe conclusesi con il sequestro penale del cantiere e con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato la quale ha certificato l’illegittimità delle autorizzazioni paesaggistiche e quindi l’abusività dell’opera. “Signor Ministro”, si legge nella lettera a Bray, “il Crescent è il simbolo dell’illegalità, come lo fu in un recente passato il vicino Fuenti. E’ per questo – affermano le associazioni – che ci appelliamo pubblicamente a lei perché si disponga, con urgenza, l’abbattimento dell’ecomostro abusivo. Solo così si ripristinerà la legalità salvando il centro storico cittadino e il suo prezioso paesaggio”. “E’ ora giunto il tempo – concludono i membri del movimento No Crescent – di una risposta dell’Istituzione che lei rappresenta, nel rispetto di valori costituzionali (articolo 9 Carta Fondamentale), nel nome della legalità”. La campagna per la demolizione ha trovato l’appoggio di molte associazioni nazionali, hanno già sottoscritto l’appello a Bray il comitato No Grandi Navi di Venezia, i comitati di Palermo e di Venezia del forum Salviamo il Paesaggio, l’associazione salentina “Sos 275”, l’organizzazione lucana ambientalista, Opzione zero di Riviera del Brenta, Ambiente Venezia e il comitato antiabusi edilizi di Vicenza.  Molte altre associazioni hanno annunciato l’adesione nelle prossime settimane.