Pagani: teatro Babylon presenta “Maccarune”

Maccarune è uno spettacolo comico ed inedito, un racconto minimalista e divertito di una civiltà in declino, imbandito intorno al cibo e al mangiare, nella sua accezione simbolica. Per la cultura partenopea mangiare, ma soprattutto preparare il cibo è sempre stato una maniera di ritrovarsi nelle proprie tradizioni, tramandare un identità. Fino al deteriorarsi della società cominciato negli anni ottanta e ancora interminato dove il cibo e la sua preparazione non conservano più quel peso rituale. Una drammaturgia nuova, per raccontare Napoli attraverso le vicende di strani e grotteschi personaggi, intrappolati in una trama dai toni noir, in un universo parallelo dove tutto è irriconoscibile eppure suona familiare a partire dai nome dei personaggi (Ferdinaldo, Rosanda, Gennargo, Antoniettella)e dall’invenzione delle pietanze che tutto sembrano tranne che cibo che possa nutrire: lo sfranto, il pisciatello, i calamaretti. Ferdinaldo e sua moglie Rosanda versano in disastrose condizioni economiche. Decidono di raggirare un loro amico, il sempliciotto Gennargo, a cedere loro un magazzino a fronte strada, con la scusa di volervi aprire un ristorante in società con lui. A cose fatte fanno di tutto per dissuadere il pavido amico dallo stare nel locale, mostrandogli i pericoli ai quali si va incontro nella gestire in prima persona un esercizio pubblico. Durante la goffa messa in scena Ferdinaldo, uccide per incidente Gennargo. Presi dal panico nascondono il corpo della vittima nella grande cella frigorifera che hanno in casa ma sopraggiunge inaspettato Cirenzo, fratello gemello di Gennargo e uomo di malavita, che, inseguito da un killer, si rifugia proprio a casa dei due coniugi nascondendosi nel congelatore.
Accorgendosi della tragica morte del fratello decide di sostituirsi in tutto e per tutto al gemello, costringendo i due coniugi a cibarsi del cadavere per disfarsi definitivamente del corpo. Dopo qualche tempo gli eventi si capovolgono in un continuo divenire.