Campania: edilizia, Zambrano e Federico, Radicali “Fermare tentativo Falanga e FI, sanare abusivismo!”

Dichiarazione di Manuela Zambrano, Comitato Nazionale di Radicali Italiani e di Valerio Federico, Tesoriere di Radicali Italiani: Il DDL a prima firma Ciro Falanga, senatore di Forza Italia-PDL, in discussione in Senato, che si occupa della “razionalizzazione delle competenze in materia di demolizione dei manufatti abusivi” rischia di dare un duro colpo al tentativo, ormai non più procrastinabile, di mettere in sicurezza il territorio campano, flagellato dall’abusivismo. A fronte di oltre 70.000 ordini di demolizioni – e oltre 21.000 procedimenti analoghi avviati – la “lista di priorità” inventata dall’ingegnoso DDL di Falanga realizzerà una moratoria de facto delle demolizioni di fabbricati abusivi, realizzati in difformità non solo di autorizzazioni edilizio-urbanistiche, ma anche in assenza di calcoli statici, spesso in beffa a tutte le norme sulla sicurezza delle strutture e degli impianti: quindi assolutamente insanabili. Due i ridicoli argomenti usati : la difficoltà di “povere famiglie” di trovare un altro tetto sopra la testa (in molti casi si tratta di villoni di centinaia di metri quadrati), o le difficoltà di smaltire i rifiuti (forse perchè sarebbero tra i pochi non tossici) delle demolizioni. In un Paese nel quale i terremoti sono all’ordine del giorno e quelli distruttivi avvengono in media ogni 5 anni – in Campania il terremoto dell’Irpinia ha causato circa 3.000 morti – è necessario ben altro: affrontare il tema della sicurezza attraverso la salvaguardia della legalità nello svolgimento dell’attività edilizia ( questione su cui vi sono enormi ritardi culturali da colmare). Intanto in un documento ufficiale diffuso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, si rivela un quadro assolutamente preoccupante della situazione delle costruzioni in Italia sia in termini di pericolosità per le vite umane sia in termini di costi che dovremo affrontare per i prossimi eventi calamitosi di natura sismica. Si stima che i  costi sopportati per eventi sismici dall’Italia, negli ultimi 40 anni, sono pari circa 147 miliardi di euro, pari a circa 3,6 miliardi di euro/anno; la stima degli interventi per i prossimi anni ed i prossimi eventi sismici è di 2,6 miliardi di euro/anno. La programmazione della messa in  sicurezza, e l’implementazione della rottamazione edilizia su larga scala, dovrebbero essere valutate – in rapporto costi benefici – con queste cifre. Ma di questo la politica non parla: all’ordine del giorno ci sono le costruzioni abusive che il senatore Falanga vuole salvare. È questa l’emergenza che hanno in animo di affrontare. Dal “fascicolo del fabbricato” alle ipotesi di rottamazione edilizia dei fabbricati non adeguabili alla normativa antisismica, solo il rispetto rigoroso di quanto la legge doverosamente ” imporrà” , e non l’elusione delle poche regole che “imponeva” ed “impone”, potranno consentire di uscire dal circuito perverso secondo cui – emergenza dopo emergenza – la spesa pubblica cresce in modo vertiginoso, incontrollato ed insindacabile.