Salerno: Buono su dirigenti Cisl coinvolti truffa Inps

“Apprendiamo con sgomento il coinvolgimento di due dirigenti sindacali della Cisl  nell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Salerno, su presunte truffe ai danni dell’Inps per la concessione di ammortizzatori sociali in favore di aziende del Salernitano”. Così Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno, interviene sull’inchiesta in corso. “Siamo certi che la Magistratura, in tempi rapidi, possa fare assoluta chiarezza sulla vicenda distinguendo, eventualmente, comportamenti personali da responsabilità sindacali e politiche. Siamo altrettanto convinti che tutti i dirigenti della Cisl Salerno, nell’esercizio delle funzioni organizzative, abbiano avuto sempre a riferimento i valori della tutela dei lavoratori e del corretto svolgimento delle relazioni sindacali. La Cisl Salerno ha immediatamente informato gli organi regionali, di categoria e dell’Unione, perché a loro compete l’adozione di  ogni provvedimento relativo allo status di dirigenti sindacali nelle persone coinvolte nell’inchiesta”. La segreteria provinciale di Salerno, in carica dal marzo del 2013, già nei mesi scorsi, con una nota inviata a tutti i dirigenti richiedeva la massima trasparenza e correttezza, in linea con le direttive nazionali e regionali, della Cisl, invitando tutti i responsabili di categoria al massimo rigore e controllo su ogni atto che riguardasse da vicino l’organizzazione sindacale.

Un pensiero su “Salerno: Buono su dirigenti Cisl coinvolti truffa Inps

  1. Bella risposta, che dice tutto e non dice nulla, in perfetto “sindacalese”. Certamente un incentivo per TUTTI gli Iscritti alla CISL a meditare se continuare o meno ad essere iscritti ad un Sindacato che NON prende CHIARAMENTE ed CONCRETAMENTE le distanze da chi viene colto con le mani sulla marmellata, come hanno fatto, del resto , i partiti politici fino ad oggi. Non si ha il coraggio di dire di essere stati traditi , insieme a TUTTI i lavoratori iscritti, che avevano visto in questi sindacalisti delle persone che avrebbero dovuto tutelarli, e non persone che si mettevano d’accordo con i padroni per frodare lo Stato, ovvero gli stessi lavoratori dipendenti, gli unici che NON possono, pur volendo, evadere il Fisco.

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