Roma: Cirielli, cambiare custodia cautelare

«Non è vero che in Italia ci sono troppo detenuti. È vero, invece, che i posti in carcere sono pochi. Dobbiamo lavorare sulle misure cautelari. Oggi finisce in carcere preventivo chi si trova potenzialmente nella condizione di inquinare le prove, di fuga o di reiterazione del reato. Dovremmo prevedere le misure cautelari solo per chi è in flagranza di reato o chi tenta di mettere davvero in atto quelle condizioni». È quanto ha dichiarato Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia, in un’intervista al quotidiano Avvenire. «Non possiamo scaricare le difficoltà dello Stato italiano sulle vittime e sulle loro famiglie. O rischiamo che la gente finirà per farsi vendetta da sola». «Sono il primo – ha sottolineato Cirielli – a dire che le carceri italiane sono una vergogna e che il detenuto deve scontare la pena in una condizione di dignità. Ma è anche una vergogna un tasso di recidive che tocca l’80% e un tasso di impunità che oscilla dal 50 al 90%. Quest’ultima cifra per i cosiddetti reati minori, che poi sono furti e rapine». «La chiave di volta del problema – ha aggiunto – sono gli stranieri, un terzo della popolazione carceraria. A noi un detenuto costa 300-400 euro al giorno. Dobbiamo offrire una parte di questi soldi ai Paesi di provenienza, in modo che questi detenuti possano scontare la pena in patria». E sui tossicodipendenti ha detto: «Vanno separati dagli altri detenuti. Servono strutture di cura e detenzione separate».