Salerno: Teatro Genovesi II^ ediz.Out of Bounds

 “Siamo orgogliose e felici di presentare per la seconda volta il cartellone della nostra rassegna Out of Bounds- dichiarano Licia Amarante e Antonella Valitutti.-Fiere perché siamo una realtà indipendente che con caparbietà è riuscita a mantenere in vita un appuntamento con il teatro contemporaneo a Salerno.  Felici perché questa volta abbiamo il sostegno di una sinergia di intenti con la Compagnia dell’Eclissi. Crediamo profondamente che per far vivere nel panorama culturale italiano realtà drammaturgiche contemporanee ci sia bisogno, tanto per i circuiti professionistici di cui Out of bounds si fa promotore, quanto per quelli non-professionistici sostenuti da XS, della collaborazione tra tutti coloro che, con passione, portano avanti l’idea di una necessaria diffusione delle idee.  Orgogliose di aver concorso agli UBU 2013 con ben tre produzioni, siamo convinte che veicolare un teatro di qualità e una drammaturgia che ponga dubbi più che dare certezze, sia forse la chiave possibile per una rinascita della cultura e del pensiero contemporanei. Su queste premesse abbiamo selezionato gli spettacoli in cartellone.  Si comincia il 25 GENNAIO con la Compagnia Teatro Civico14 di Caserta con Questione di un attimo di Emanuele Tirelli (con Antimo Navarra per la regia di Roberto Solofria), uno  spettacolo pensato a partire da una valigia e dal suo contenuto. Tutto ciò che un uomo prima di partire, di andare via per sempre, non può immaginare di lasciare e di poter vivere senza.  La pièce si concentra sulla storia del giornalista Francesco Miniato, sulle difficoltà del suo mestiere e sulle ripercussioni sulla sua vita privata. Protagonista e uomo come tanti, Miniato  scopre riciclaggio e abusivismo all’interno del centro commerciale dove lavora. L’8 FEBBRAIO è la volta della Compagnia Gommalacca Teatro di Potenza con Sempre con me di Carlotta Vitale (con Carlotta Vitale per la regia di Mimmo Conte). Lo spettacolo dà voce e corpo a ciò che accade tra una donna non più padrona di sé stessa ed un uomo avaro di sentimenti, violento ed assente, attingendo ad un lavoro di ricerca in costante aggiornamento tra fatti di cronaca, testimonianze dirette e analisi degli aspetti psicologici, normativi e sociali relativi al maltrattamento delle donne. Lo spettacolo è stato promosso dalla Presidenza della Giunta e dall’Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità della Regione Basilicata ed ha vinto la prima edizione del Premio Cecilia Salvia nella sezione del Festivalfemminile.

Il 15 FEBBRAIO è la volta della Compagnia Marino-Ferracane di Trapani con Orapronobis di Rino Marino (con Fabrizio Ferracane per la regia di Rino Marino), un lavoro in cui un pover’uomo, un residuo d’umanità “malata”, in una dimensione onirico-allucinatoria, al cospetto di un alto prelato (incarnato dalla muta immobilità di un fantoccio), scioglie un lamento disperato, che si alza come una preghiera profana, in un siciliano arcaico, attraverso le poste di un rosario dolente e sarcastico, che si fa violenta invettiva, spietato atto d’accusa alla corruzione e al “sacrilegio” del potere ecclesiastico, fino a culminare nella tragica rievocazione di un’esistenza misera e marginale, in una struggente antitesi tra sogno e realtà.

Il 1 MARZO la Compagnia Randevù di Genova presenta Happy New Fear di Davide Mancini e Angela Ciaburri (con Davide Mancini e gli Psyco Radio per la regia di Angela Ciaburri). 55 minuti di comicità fresca e tagliente, in compagnia di personaggi tragicomici, ma dall’umanità fragile e struggente, personaggi, umani (troppo umani), che un trio di incursori teatrali, formato da uno speaker e due musicisti, ha incontrato lungo il proprio cammino, prima di occupare -per una sera- una radio di provincia, per dar loro voce e per parlarvi. Il tutto arricchito dagli interventi musicali degli Psycho Radio.

Il 15 MARZO è la volta della Compagnia Il Pozzo e il Pendolo di Napoli con Il senso del dolore di Maurizio de Giovanni (con Nico Ciliberti per l’adattamento e la regia di Annamaria Russo), una cartolina della Napoli del 1931, che fa da sfondo alla vita del commissario Luigi Alfredo Ricciardi. Il commissario vede i morti che gli parlano ripetendo all’infinito l’ultimo pensiero che li ha tormentati nell’istante del trapasso e al teatro S. Carlo, durante la rappresentazione della Cavalleria Rusticana, viene trovato il cadavere del tenore Arnaldo Vezzi. Il suo spirito affranto accoglie il commissario Ricciardi con un canto addolorato, un solo verso, sempre lo stesso che guiderà il giovane poliziotto verso una verità dolorosa quanto amara.

Il 29 MARZO  la Compagnia TeatrAltro di Roma presenta Mammema di Eduardo Ricciardelli (con Eduardo Ricciardelli e Irma Ciaramella per la regia dello stesso Eduardo Ricciardelli). Lo spettacolo riflette il rapporto tra madre e figlio attraverso due personaggi che abitano in uno spazio comune e in continua trasformazione simbolica. Cinque scene o micro atti, scanditi dai continui cambi d’abito e di situazione che lasciano allo spettatore la possibilità di leggere oltre gli stereotipi e oltre le convenzioni.

Il 5 APRILE la Compagnia Barone/Chieli/Ferrari di Roma è in scena con La salute degli infermi di e con Emilio Barone, Alessandra Chieli e Massimiliano Ferrari, finalista del “Premio Giovani Realtà del Teatro 2011” della Civica Accademia Nico Pepe di Udine e della “Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2012”, racconta le macchinazioni illusorie di tre personaggi nella Buenos Aires del 1976 in seguito alla morte del fratello Alessandro.

 Il 26 APRILE conclude la rassegna la Compagnia ACTS di Roma con Confinati a Ponza di Alberto Gentili (con Francesco Maria Cordella, Stefano Onori e Carmen di Marzo per la regia di Francesco Maria Cordella). La pièce racconta la vita del carcerato Mussolini, imprigionato su ordine del re dopo il 25 luglio del ’43. Ironia della sorte, a Ponza si trova in quello stesso periodo Pietro Nenni, spedito al confino proprio da Mussolini. Ad unire i due personaggi che la politica aveva diviso c’è Luisa, giovane cuoca incaricata di accudire entrambi e di preparare i loro pasti. Sarà lei a tessere quel filo reciso dalla storia, a offrire consolazione dagli orrori e speranza. Qui Mussolini, perdente e sconfitto, vive la sua trasformazione profonda che lo porterà ad avvicinarsi alla religione. Qui il socialista Nenni acquisterà invece la consapevolezza della libertà.

Infine, fuori rassegna, il 1 FEBBRAIO Diego De Silva & The Peanuts e L.A.A.V. Officina Teatrale presentano Donne coi vestiti a fiori (con Diego De Silva, Antonella Valitutti e The Peanuts per la regia di Licia Amarante). Non solo un reading e non semplicemente un concerto, ma un viaggio attraverso le emozioni che si trasformano in parole, le voci che lasciano posto alle canzoni, i sentimenti che diventano sguardi e toccanti silenzi”.