I Re Magi: modelli dei cercatori di Dio

don Marcello Stanzione

 Nel giorno della solennità liturgica dell’Epifania, noi contempliamo la riuscita spirituale dei Magi che probabilmente furono astrologi babilonesi. Matteo sottolinea il fatto che Gesù è il figlio di Davide ma è nato per tutti. I Magi sono quindi le primizie dei pagani. I Magi, questi “cercatori di Dio” : “Cadendo in ginocchio, lo adorarono !”. Pertanto, non andiamo ad immaginarci che la divinità di Gesù trasparisse attraverso il suo corpo ! I pittori ci rendono un cattivo servizio dipingendo un nimbo di luce intorno alla testa del Bambino. No ! I Magi non hanno visto che un bambino. Occorreva lo “sguardo interiore” dei cercatori di Dio per andare al di là dei poveri segni che Dio dava di Se stesso. Seguendo passo dopo passo il racconto del Vangelo, cerchiamo di scoprire alcune leggi elementari dell’incontro di Dio nelle nostre vite. Dio è sempre al di là di quello che noi già conosciamo di lui– Dio è sconcertante. E’ un fatto. Gli Scribi ed i Saggi di Gerusalemme sapevano molte cose su Dio. Ma essi erano rigidi e bloccati nella loro conoscenza scritturistica. Essi non hanno compreso che occorreva loro superare lo stadio in cui erano giunti e mettersi in cammino verso la grotta di Betlemme. Invece preferirono rimanere comodi nelle loro case e nelle loro inveterate abitudini. Signore, liberaci dalle nostre abitudini e dalle nostre consuetudini perché noi siamo sempre in allerta, attenti, sempre in cerca per andare più lontano e per andare verso Dio. Dio é alla fine di una lunga strada e  non si scopre che ai perseveranti Il primo segno che i Magi avevano scoperto, la stella … è sparita. Questa scomparsa è molto parlante. Anche per noi, oggi, non è solamente una volta che la nostra “stella” scompare, ma incessantemente. Noi abbiamo iniziato una certa inchiesta, una ricerca di Dio, e poi abbiamo perso la pista. Ogni uomo che nasce ha la propria stella, che si accende nel suo cielo interiore. Questa stella è un’attrattiva misteriosa che invita a partire alla ricerca del Dio che salva. Signore, che i nostri peccati ed i nostri dubbi, che i nostri momenti di oscurità non ci impediscano di continuare una instancabile ricerca di Te. Dio non si ferma ad un solo segno. sono numerose le tracce che conducono al suo incontro- I Magi hanno incontrato tre segni : la stella, la Parola della Bibbia ed il Bambino. Il primo segno di Dio, in effetti, è sua creazione. E’ la prima traccia che ci permette di scoprirLo. Guardiamo le stelle anche noi … e le altre meraviglie della natura. Esse ci parlano di Colui che le ha fatte. Il secondo segno di Dio, è la sua Parola, questo Libro unico, tutto pieno della sua Presenza. Quando la stella è scomparsa, i Magi hanno chiesto aiuto ai conoscitori della Bibbia. Chi cerca Dio non ha molto diritto di lamentarsi di non mai trovarLo … se non apre mai il Vangelo o la Bibbia … se non va mai in chiesa per sentire regolarmente la proclamazione e la spiegazione della Parola di Dio. La Bibbia è il libro che spiega il mistero di questa stella che i Magi avevano visto sorgere. I sacerdoti e gli scribi leggono la risposta sui rotoli sacri, ma non vedono la stella. I Magi avevano la stella; gli scribi avevano il libro. Per trovare il Cristo bisogna avere sia la stella sia il libro cioè occorre avere sia lo Spirito Santo sia la Sacra Scrittura che si compenetrano reciprocamente per condurci a Dio. Il terzo segno, infine : i Magi hanno “visto” Gesù, il Bambino della grotta di Natale. L’umanità, il corpo di Gesù, è il più sicuro cammino per cacciare Dio dalle astrazioni. “Prendete, mangiate”, dice Gesù. Signore, rendici docili nel venire ogni domenica ad incontrarTi, ad ascoltarTi nella Santa Messa . E facci la grazia di aprire talvolta, da soli, in meditazione, il Tuo Vangelo. Come hai scoperto qualcosa di dio, mettilo in pratica La verità religiosa non è una verità astratta e fredda. Essa pone sulla via. Impegna tutto uno stile di vita. Occorre iniziare a vivere quello che si è scoperto per fare altre scoperte. Dio è talmente rispettoso della nostra libertà che non si dà a noi che se noi Lo vogliamo veramente. I sommi sacerdoti ebraici di Gerusalemme sapevano dove potevano incontrare questo Messia che essi indicavano con precisione ai Magi. Ma essi non si sono mossi. Non hanno praticato nella realtà della loro esistenza quello che conoscevano teoricamente e che magari solo a parole insegnavano anche agli altri. Signore, dacci da compiere la Tua Parola, di convertirci ascoltandola. I segni di Dio sono dappertutto, ma occorre interpretarli. E’ la natura stessa di un segno di essere ambiguo, interpretabile in sensi diametralmente opposti. “Che cosa ha voluto dirmi ? Come devo interpretare questo gesto ?”. Signore, aiutaci ad interpretare i segni spesso poveri che Tu poni sulle nostre strade. Allora, cadendo in ginocchio come i Magi, noi adoreremo il Tuo Corpo sacro! Riflessione esistenziale : Hai voglia, come i Magi, di cercare degli insegnamenti su Gesù ? Di aumentare le conoscenze religiose sia bibliche che teologiche ? Sei abbonato ad una buona rivista cattolica ? Leggi regolarmente un libro di spiritualità o della vita di qualche santo che ti fa progredire ?  Nella tua fede cristiana sei in cammino come i Magi, o sei immobile come gli scribi di Gerusalemme ?