Battipaglia: Etica, fra eredità disastrose e disinteresse burocratico
Nel disinteresse delle forze politiche locali, tutte assorbite dalle proprie lotte intestine in prospettiva elettorale, i battipagliesi il 16 dicembre hanno pagato l’I.M.U. sulla seconda casa. Anche quelle 1000/1200 famiglie che hanno concesso le proprie seconde case in comodato gratuito ai propri figli o ai parenti di primo grado, per i quali la normativa prevedeva la possibilità di equiparare tali case all’abitazione principale e quindi di essere esentati dal pagamento dell’IMU, come previsto appunto per le prime case. Bisognava che il Comune adottasse uno specifico atto che disciplinasse tale equiparazione, come tanti altri Comuni, anche della Provincia di Salerno, si sono affrettati a fare. In mancanza, la tassa è stata regolarmente pagata, fra l’altro con l’aliquota massima che il Comune di Battipaglia è tenuto ad adottare (visto che siamo in “riequilibrio pluriennale“). Il 24 gennaio i Battipagliesi saranno inoltre obbligati a pagare la “piccola IMU” sulla prima casa. Battipaglia, infatti, fa parte di quegli 850/1000 comuni Italiani (su 8100) che, avendo aumentato l’aliquota I.M.U. sulla prima casa rispetto a quella di legge (a Battipaglia siamo allo 0,6% rispetto allo 0,4% fissato come base dalla normativa!) non potranno godere dell’esenzione piena da tale imposta.I battipagliesi saranno costretti a pagare il 40% di quella maggiorazione. Probabilmente un governo “politico” avrebbe posto attenzione a queste “opportunità” che la normativa offriva. Una gestione burocratica, invece, rimane del tutto indifferente al dramma di una città per la quale queste piccole boccate d’ossigeno sarebbero state vitali per immettere un po’ di liquidità sul mercato proprio in occasione delle festività natalizie. Fra eredità disastrose che ci portiamo appresso e gestione burocratica e indifferente ai drammi della Città che sta caratterizzando il momento attuale per Battipaglia, parlare di “uscita dal tunnel della crisi” sembra davvero una presa in giro. Anche per questo Etica per il Buon Governo ritiene che sia fondamentale per la Città riavere, quanto prima, un governo politico legittimato dal voto popolare.
Etica per il Buon Governo