Salerno: Cgil-Uiltemp su Piano di Zona S2

L’arrivo del nuovo anno suscita non poche preoccupazioni alle operatrici sociali che prestano servizio presso il  Piano di Zona S2( ex S3) fino al 31 dicembre  e alle OO.SS. Nidil Cgil e Uiltemp di Salerno i quali, dopo numerose interlocuzioni ed incontri con l’Assessore alle politiche sociali del Comune Capofila dott. Vincenzo Lamberti ed con il Coordinatore del Piano, non hanno ancora ricevuto rassicurazioni sul futuro dei servizi sociali sul territorio di Cava e Costiera e sul futuro occupazionale dei lavoratori impegnati da anni presso il Piano. Nell’ultimo incontro, tenutosi a seguito dell’adunanza Coordinamento Istituzionale del Pdz, presso la sala Gemellaggi del Palazzo di Città , i lavoratori non hanno ricevuto notizie positive, anzi è stata prospettata loro l’ipotesi di un’interruzione dei rapporti di lavoro. Nello specifico è stato ipotizzato un quadro molto preoccupante: alcuni lavoratori continuerebbero a svolgere la propria attività lavorativa con  contratto di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, nell’ambito dei progetti PAC, con una forte diminuzione del monte orario mensile già falcidiato dai tagli ricevuti a fine 2012, e con una “snaturalizzazione” delle funzioni che da alte figure professionali altamente qualificate oggi svolgono. Altri ancora vedrebbero invece terminare  il proprio rapporto di lavoro al 31 dicembre e il tutto  senza poter aver la possibilità di accedere ad alcuna forma  di ammortizzatore sociale. Alcuni servizi poi verrebbero esternalizzati e affidati a cooperative sociali presenti sul territorio. A fronte di tali ipotesi le OO.SS. manifestano tutto il proprio dissenso e chiedono ai Sindaci aderenti al Piano di prendere decisioni che vadano verso la salvaguardia dei livelli occupazionali e della qualità dei servizi  sul territorio sino ad oggi egregiamente assicurati dagli operatori . E’ manifesta l’incapacità della politica locale che, a 10 giorni dalla fine dell’anno, ancora non è riuscita a trovare una soluzione positiva per il futuro del Piano di Zona. Il rimpallo di responsabilità che quotidianamente si verifica tra un Amministrazione e l’altra è sintomo di quanto non ci sia l’intenzione di venire a capo di una situazione determinata da visioni e interessi politici contrastanti. A pagarne le conseguenze come al solito saranno i cittadini e i lavoratori. Servizi sociali che da oltre 10 anni sono affidati a lavoratori con riconosciute capacità professionali, che ricoprono ruoli fondamentali per la comunità, e che di punto in bianco vedono ridursi il reddito, le tutele o addirittura come è stato paventato nell’ultimo periodo invitati a costituire essi stessi una cooperativa. Tutto ciò e inaccettabile! I Segretari Generali Antonio Capezzuto e Pierluigi Estero, di Nidil Cgil e Uiltemp, ribadiscono che i lavoratori del Piano, riunitisi già in presidio più volte per chiedere lumi sul loro futuro, non sono più disposti a continuare in una situazione di precarietà non solo contrattuale ma di prospettive. I lavoratori dopo anni di sacrifici e di impegno non sono più disposti a elemosinare un loro diritto e per questo auspicano che a breve vengano trovate soluzioni dignitose e che garantiscono la prosecuzione dei servizi sociali.

      NIdiL CGIL                                    UILTEMP

                                        A. Capezzuto                                      P. Estero