Salerno: CGIL FIOM appoggiano lavoratori Parco Scientifico

La CGIL e la FIOM di Salerno, la RSU ed i lavoratori del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree interne della Campania, rimarcano la fortissima preoccupazione per il grave epilogo dell’assemblea dello scorso 12 dicembre, andata deserta, che doveva decidere della ricostituzione del capitale sociale. Si è registrata la presenza dell’Università di Salerno, incontrata dai Sindacati Confederali pochi giorni prima della convocazione, e di un certo numero di soci pubblici e privati del Sannio.  I tempi fulminei di chiusura della seduta assembleare non hanno consentito la partecipazione annunciata dal Comune di Salerno che gestisce una quota di circa il 20%. Circa 20 lavoratori impegnati si ritrovano assaliti da preoccupazioni e incertezze persino sulla data e sugli orientamenti per la prossima convocazione, mentre la prospettiva resta tutta da costruire, con un capitale di fatto azzerato e circa 6 mensilità arretrate. Già da tempo i sacrifici maggiori vengono chiesti proprio ai lavoratori e da oltre tre anni si va avanti con cassa integrazione e contratti di solidarietà con la speranza di un miglioramento della situazione. Una speranza alimentata sino a pochi giorni fa, quando, nel corso dell’audizione alla Terza Commissione Lavoro della Regione Campania richiesta dalla FIOM e dalla CGIL, l’azienda ha evidenziato l’importanza della riuscita di questa assemblea come punto di partenza per costruire un nuovo percorso di rilancio e di prospettive occupazionali. Immediata la risposta della Commissione che il giorno stesso, il 3 dicembre, in una nota al Presidente del Consiglio Regionale, ha sottoposto le questioni discusse auspicando la partecipazione della Regione all’assemblea e invitando a valutare con urgenza la necessita di “sostenere e rilanciare le attività altamente innovative e specialistiche del PST, anche tenendo conto dei principi fissati dalla L.R. n.15 del 30/102013 in materia di razionalizzazione delle partecipate della Regione Campania del Polo di Sviluppo e Ricerca”, proprio per un rilancio e la crescita della ricerca in Campania. La CGIL  e la FIOM sono fortemente convinte che questo percorso possa contribuire a produrre un miglioramento delle prospettive di questi lavoratori e hanno già inviato una nota all’Assessore Nappi affinché si attivi per la costituzione di un Tavolo Regionale che riconosca l’importanza del lavoro svolto dai dipendenti del Parco e per concretizzare ogni possibile sinergia tra le attività che sono nella mission della società e le iniziative che, soprattutto la Regione Campania, sta realizzando a favore dello sviluppo e dell’innovazione, creando i presupposti per salvaguardare non solo i livelli occupazionali ma anche per evitare la dispersione delle professionalità maturate.