Per la Salernitana al “Curi” di Perugia non saranno certamente “baci”

Maurizio Grillo

Il ciclo terribile delle ultime cinque giornate della Salernitana toccherà l’apice delle difficoltà con la trasferta di venerdì a Perugia, dove troverà una squadra in grande salute e con tanto di primato in classifica, insomma dopo la sconfitta interna di domenica non poteva capitare peggior avversario.I “grifoni”, infatti, stanno monopolizzando questa fine del girone di andata con prestazioni eccezionali, tanto da muovere l’attenzione persino degli edonisti del calcio, ma soprattutto facendo incetta di vittorie che, inevitabilmente, li hanno collocati al vertice della classifica con due lunghezze di vantaggio sul Frosinone, ma soprattutto a + 8 dalla compagine granata. Del resto se la matematica non è un’opinione, lo stesso dicasi del cammino di  mister Camplone ed i suoi ragazzi in queste prime 14 gare di campionato, nel corso delle quali hanno ottenuto ben 8 vittorie, 4 pareggi e solo 2 sconfitte, precisamente a Grosseto ed in casa contro il Pisa, 23 le reti messe a segno con un  media di 1,64 goal a partita, mentre ne hanno subite solo 14, insomma una marcia vincente che, se dovesse continuare anche nel girone di ritorno, li porterebbe direttamente in cadetteria. Di qui la grande attenzione con cui mister Perrone sta affrontando tutte le problematiche esistenti in questo momento, a partire dalle pesantissime assenze dei vari Guazzo, Mendicino e Ginestra, in pratica la quasi totalità dell’attacco fuori causa, senza contare quella di Siniscalchi per squalifica, defezioni che vanno ad indebolire due reparti su tre, ma soprattutto a creare non poche difficoltà sotto l’aspetto realizzativo e difensivo, per fortuna che a centrocampo ci sia la solita abbondanza, anzi con un Mancini in più, pronto a riprendere per mano la squadra e riportarla in una posizione di classifica più consona alle reali potenzialità di vittoria finale. Mai come in questa occasione il tecnico granata deve dare prova di grande padronanza del suo modus operandi, certamente la sconfitta  di domenica scorsa contro il Prato non può far venire meno o intaccare quello che rimane l’obiettivo primario, ossia la promozione diretta o, se proprio non dovesse verificarsi questa ipotesi primaria, attraverso la lotteria dei play off. Indubbiamente la gara di Perugia rappresenta un banco di prova ineluttabile per valutare lo status attuale di Montervino e compagni sotto l’aspetto psico – fisico ma soprattutto il grado di reattività a tutte queste problematiche che stanno attanagliando la squadra e che stanno facendo sorgere molti interrogativi, non solo tra gli addetti ai lavori ma tra la stessa tifoseria, in modo particolare sulla reale bontà della rosa a disposizione di Perrone oppure, se nella sezione di gennaio di calciomercato, la società debba intervenire con alcuni acquisti mirati, in modo da  ridurre l’eventuale il gap tecnico nei confronti delle dirette avversarie. Poiché “natura non facit saltus”, in questo momento bisogna fare di necessità virtù e chiudere nel migliore dei modi questo girone di andata, ma soprattutto senza “se” e senza “ma”, anzi con raddoppiata professionalità ed attaccamento alla casacca sociale, anche perché  Mazzeo e compagni si potranno al massimo rispettare ma certamente non temere, del resto al “Curi”sarà di scena non una squadra qualsiasi ma la “SALERNITANA”.