W Matteo: “Il meglio deve ancora venire!”

  Rita Occidente Lupo

Renzi ce l’ha fatta! A contagiare d’entusiasmo gl’ Italiani, a spedire alle urne circa 3 milioni d’elettori per le Primarie Pd. E stracciando Cuperlo e Civati. Salvo il bipolarismo, il giovane segretario, 38 anni, un vincente, senza venir fuori dalle fila del Partito. Una valanga di preferenze, circa il 70%, ad incoronare il sindaco fiorentino segretario. Ora, occorre far quadrare le riforme, varare la legge elettorale, tenere in piedi un Governo che arranca, ridurre i costi, partendo dal numero dei parlamentari. Ed ancora tanto altro, in un’Italia che registra i Democratici al primo posto, tallonati dai grillini, che spingono alle urne. Eppure, andare al voto ora, sarebbe una follia, rischiando il dejà vu. Dopo le politiche, il carro dei vincitori bersaniano, trainato a malapena da chi aveva puntato al passato, bandendo rottamazioni. Renzi, quasi a latere di una nuova era, almeno così gridava Grillo dalle piazze, per poter salvare il Paese. Troppo giovane, grintoso, ma “pivellino” rispetto ai giochi consolidati di potere, ai tromboni che con o senza sigaro stretto tra le labbra, avevano già vissuto altre stagioni. Matteo s’era ritrovato quasi a sussurrare, sul Lungarno “ride bene chi ride ultimo” Fiat! Ora, a lui che inizialmente pochi avevan dato il peso dovuto, s’appellano proprio i vecchi aficionados della politica, che sanno sempre tessere la rete opportunistica, tirando il filo dall’arcolaio del proprio tornaconto. Nessuna meraviglia, dunque, che proprio i bersaniani, siano stati in queste Primarie i più accaniti fan del rottamatore, giungendo perfino a saldare “l’obolo” simbolico, per parenti ed affini alle urne. Cosa muterà ora nel partito, tutto da vedere. Su Renzi, cannocchiale puntato anche oltr’Alpe: da chi l’appella novello Blair e da chi si pone l’incalzante interrogativo fino a che punto riuscirà a reggere le attese di tutti, senza spedire, proprio il vecchio, che ora lo osanna per mantenere un posto al sole…alla rottamazione!