Fisciano: a Lancusi serata su Leopardi

Anna Maria Noia

Presso l’oratorio di Lancusi, il sei dicembre scorso, l’avvocato e cantautore Marcello Di Manna, salernitano, ha rielaborato e musicato diversi idilli del grande poeta Giacomo Leopardi. La serata è stata condotta da Michele Sessa, poeta e scrittore di Fisciano.È un’iniziativa che si innesta nell’ambito di precisi appuntamenti culturali; il tema del convegno precedente – il primo della “serie” – tenutosi il 22 novembre, verteva invece su Dante Alighieri con la partecipazione, accanto sempre a Sessa, dell’esperto delle nostre zone Mario Aversano. Due ore fitte e dense, ricche di pathos e interessanti come nel primo momento voluto dal vate lancusano, con qualche autorità ma – purtroppo – con poco pubblico: mancavano soprattutto i giovani, in particolare gli studenti sanseverinesi del “Virgilio” e quelli del liceo baroniense “Rescigno”. Essi hanno dato forfait anche se dapprima avevano aderito e assicurato la propria presenza. Tuttavia l’incontro ha avuto successo ed è stato affrontato con impegno e perizia da parte di Michele Sessa e dell’artista Di Manna. Si è rievocata dunque un’atmosfera poetica e lirica, nostalgica e venata di tristezza, di malinconia: ciò grazie alla sensibilità del poeta neoclassico e rinascimentale che ha ammaliato ed emozionato, commosso tante generazioni di giovani e di persone adulte, mature. Tra i partecipanti, don Aniello Del Regno, parroco di Lancusi (il dibattito è avvenuto all’oratorio di S. Martino) e dell’intera parrocchia di S. Martino e Quirico (a Bolano), che infine ha consegnato una targa onoraria a Di Manna. Durante la soirèe si è discusso di cultura e di alti valori spirituali e morali, “degustando” – poi – contemporaneamente la bellezza e l’eternità dei versi di Leopardi. La poesia è (stata) vista come “potente stimolo sensibile”, nelle rime ineguagliabili del Recanatese come è trasparso dalle profonde parole di Sessa. Che ha stigmatizzato la “rigorosa moralità” e “l’immediatezza ed eloquenza della parola” di tale autore, particolarmente caro ai romantici. Insomma: versi e canzoni, i primi declamati non già da Sessa e/o da Di Manna bensì dalle autorevoli voci registrate su cd da parte di attori come Alberto Lupo, Giorgio Albertazzi, Vittorio Gassman e Arnoldo Foà. Tredici gli idilli rielaborati con l’ausilio di basi e masterizzazioni, mix e remix, da Marcello Di Manna; tra questi annoveriamo “L’infinito” – il carme più intenso e completo del Leopardi –  “Il sabato del villaggio”, “La ginestra” ma anche poemi meno celebri, quali “Ad Angelo Mai” (un filologo) e “La sera del dì di festa”. L’accento è stato posto sui temi più frequenti e cari al poeta ottocentesco, come la crudeltà della natura “matrigna”, la noia, l’illusione, la caducità delle umane cose. Tutto questo, e anche di più, grazie all’ingegno peculiare di Di Manna. Gli appuntamenti proseguiranno a gennaio e a febbraio con altri studiosi e su altri argomenti: ne ricordiamo alcuni come la lectio sulla risiera di S. Saba, a cura del responsabile della dogana di Salerno Franco Fiume e un nuovo momento “dantesco” con il dottore Ricigliano.

Un pensiero su “Fisciano: a Lancusi serata su Leopardi

  1. L’avv. Marcello Di Manna, è un artista di spessore, che dedica la sua professionalità alla cultura, abrogata dai politici nelle loro menti, occupate solo da interessi economici ed in alcuni casi personali.
    Merito alla Comunità di Lancusi (Fisciano), che come Penta ed in generale il Comune di Fisciano, fanno della cultura una scelta di prevalente diffusione sul territorio, anteponendola a futili attività gastronomiche e pseudotradizionali. Bravi!!!

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