Salerno: Cisal, finito il tempo delle parole

«La Regione Campania abbia il coraggio di approvare una legge che il territorio attende da trent’anni. Bisogna essere concreti, è finito il tempo delle parole». Il responsabile provinciale della Cisal Salerno, Giovanni Giudice, in vista dell’approvazione in Consiglio Regionale della nuova legge sul  Turismo, sottolinea le regole che il comparto del Turismo necessità per rilanciare il settore. Al primo posto, dopo una serie regolamentazione da parte delle istituzioni, puntare sull’Aeroporto Costa d’Amalfi e sui collegamenti autostradali. «I lavoratori e l’intero comparto non possono attendere oltre la riorganizzazione del sistema Turismo della Campania. Siamo ancora in tempo per poter intercettare la grandissima domanda che arriva nel nostro Paese, ma per fare questo bisogna dotarsi di tutte le regolamentazioni e l’organizzazione che la gestione del Turismo comporta. E’ finito il tempo dell’improvvisazione, la riorganizzazione gestionale deve essere seguita da una rivalutazione delle peculiarità che la nostra provincia può offrire». Giudice mette in evidenza i punti su cui deve essere indirizzata l’azione di rivalutazione: «Abbiamo un prodotto che tutti ci invidiano, ma non abbiamo né i mezzi né le strutture per sfruttare al meglio le occasioni che ci stiamo lasciando sfuggire da mano. L’Aeroporto del Costa d’Amalfi è una delle prime infrastrutture che può aprire alla provincia di Salerno le porte al vero Turismo, intercettando le grandi correnti turistiche di tutto il mondo. I collegamenti autostradali, poi, sono il secondo fattore di sviluppo e di rilancio concreto che possono determinare la realizzazione di una rete turistica che unisca tutta la provincia con le sue caratteristiche. Si parla tanto della manifestazione di Luci d’Artista, del suo altissimo fattore di rilevanza – di cui ne siamo pienamente e favorevolmente consapevoli -, ma con la riorganizzazione della gestione e la destinazione di risorse mirate, sia la città di Salerno, che l’intera provincia, potranno finalmente affermare il vero Turismo, quello che da tutto il mondo ci invidiano: la storia, la cultura e il paesaggio. La storia, con i siti risalenti all’antica Grecia – un esempio su tutti i templi di Paestum -, i monumenti longobardi e le chiese. La cultura, da quella artistico-religiosa a quella enogastronomica. Il paesaggio, come i Parchi Nazionali, ma anche ogni angolo dell’intera provincia. Una ricchezza rimasta allo stato grezzo, e che anzi, a causa dell’incompetenza gestionale e dell’incertezza e dei continui mutamenti organizzativi, si sta anche deteriorando a causa della mancanza di interventi mirati atti alla  conservazione e alla valorizzazione degli stessi siti. Di qui l’auspicio che la Campania adotti finalmente un piano organizzativo che sia efficiente: «Auspichiamo che mercoledì il Consiglio Regionale della Campania possa finalmente approvare una legge sul Turismo che riordini realmente il settore, e che una volta deciso, si prosegua verso la strada dello sviluppo, della coesione, ma soprattutto del fare, e bene. Ben vengano le iniziative di incentivare corsi universitari specializzati nel Turismo. Ma per fare questo ci vuole una sinergia con le istituzioni del territorio, che tengano ben presente la strada da percorrere, e che regolamentino il settore per attrarre investimenti e incentivare il lavoro, per garantire la sicurezza e la stabilità dei tanti lavoratori del comparto che soffrono della continua incertezza istituzionale».