Ascea Marina: Fondazione Alario, nuovo libro Fini

Domani, martedì 19 novembre 2013, presso la Fondazione Alario per Elea Velia onlus di Ascea Marina (Viale Parmenide), si svolgerà una delle anteprime nazionali della presentazione del nuovo libro dell’onorevole Gianfranco Fini “Il ventennio – Io, Berlusconi e la destra tradita” (Rizzoli). La manifestazione, che avrà inizio alle ore 17, è promossa dalla Fondazione Alario e dall’Associazione Ultimi contro le mafie e per la legalità, fondata dall’ex parroco di Scampia don Aniello Manganiello e presieduta dal giornalista Andrea Manzi. Dopo gli interventi introduttivi di don Manganiello e dell’onorevole Carmelo Conte, presidente della Fondazione Alario, è prevista una testimonianza dell’onorevole Antonio Caldoro che illustrerà, dal proprio osservatorio, gli anni raccontati da Fini nel suo libro, dopodiché il filosofo Aldo Trione presenterà il testo dell’ex presidente della Camera, testo che racconta, per la prima volta, i retroscena di una politica senza scrupoli e ormai lontanissima dai diritti del popolo sovrano. L’incontro, coordinato da Massimo Adinolfi, editorialista de “Il Mattino” e de “l’Unità”, sarà concluso dall’intervento dell’onorevole Gianfranco Fini. Anche in virtù degli altissimi ruoli istituzionali ricoperti dall’autore, di vicepresidente del Consiglio dei ministri, ministro degli Esteri e presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini descrive errori, verità, omissioni e colpe nascoste dietro lo strappo politico consumatosi, in epilogo, con Silvio Berlusconi e culminato nella famosa affermazione: “Che fai, mi cacci?”, urlato durante un’affollatissima riunione del Pdl. La sua analisi è arricchita da numerosi riferimenti a fatti e personaggi che hanno condizionato gli scenari politici del Paese. Una storia, anche amara, che tuttavia getta una luce rivelatrice sui meccanismi del potere in Italia. La manifestazione si inserisce nel quadro degli incontri itineranti per la legalità varati dell’Associazione Ultimi, che è impegnata in un duro lavoro di denuncia delle contraddizioni territoriali (in questi giorni soprattutto dalla terra dei fuochi), che impediscono una ripresa civica prima ancora che economica.