Derby Salernitana- Nocerina, Arena: “Responsabilità di tutti, ma ben più gravi episodi vanno condannati”

“Gli organi di stampa così come coloro che rappresentano lo Stato ed il mondo del calcio sono tenuti a dare il giusto ed adeguato risalto ai fatti che si verificano ”.  Lo dichiara il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Nocera InferioreSalvatore Arena, con riferimento all’atteggiamento di parte della stampa e delle istituzioni nazionali rispetto alla vicenda del derby Salernitana-Nocerina. “Sono convinto che le responsabilità non sono ascrivibili ad un unico atteggiamento, indubbiamente  non adeguato ad uno spirito sportivo – aggiunge- ma anche agli organi deputati alla corretta gestione delle attività. Mi riferisco chiaramente alla Lega Pro, tenuta a garantire il corretto svolgimento del campionato,  e ai discutibili provvedimenti di salvaguardia dell’ordine pubblico adottati attraverso l’ingiusta inibizione ad una parte della tifoseria della partecipazione al derby. Ad ogni buon fine sembra che si stia dando molto più peso a questa vicenda rispetto ad altri ben più  gravi episodi che si verificano nel mondo del calcio e che necessitano di essere severamente stigmatizzati e puniti quali le partite di calcio vendute, manager corrotti ecc. Qualsiasi comportamento illecito o non conforme a civiltà va senz’altro condannato e non giustificato- sottolinea-  ma va tenuto conto del fatto che in una società in cui non pochi sono i motivi di frustrazione giovanile, a cominciare dalla mancanza di lavoro, il calcio è vissuto come momento di riscatto e speranza. Ritengo                                                                                                                                                                                            che atti goliardici  conseguenza della negazione  della partecipazione ad un evento da tempo atteso, con  implosione dell’entusiasmo alimentato dalla passione calcistica, vadano ben visti dall’essere condannati preventivamente e strumentalizzati per criminalizzare con giudizi frettolosi un’intera comunità che, invece, ha senza dubbio i requisiti per trasmettere lezioni di civiltà. Il mio invito rivolto a tutti – conclude – è quello di cercare di pensare al bene e alle esigenze dei nostri giovani, all’opportunità di dar loro non unicamente una squadra da amare ma soprattutto un futuro da costruire fatto di certezze e di coinvolgimento rispetto ad una società che spesso dimentica i propri figli emarginandoli sempre più”.