Potenza: ministro Lorenzin al San Carlo

E’ colpita dall’accoglienza ricevuta il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, che comincia il suo tour lucano dal San Carlo. Un rapido giro in alcuni reparti e poi l’incontro con i quadri aziendali e la stampa nella sala riunioni della Palazzina degli Uffici.  Nel suo intervento, prima di entrare nel merito del programma di governo e dello stato dell’arte, ha manifestato apprezzamento per la sanità lucana e il suo ospedale di riferimento: “La Regione Basilicata – ha detto il ministro Lorenzin – esprime un’alta qualità sia sul piano dell’efficienza finanziaria, attestato anche dal tavolo Massicci, sia sul piano dei livelli essenziali di assistenza. Il San Carlo è una struttura bella e accogliente. Ho visitato il vostro Pronto soccorso: per me il tema dell’emergenza è fondamentale ed è evidente che la vostra accoglienza è di primo ordine, come dimostra anche l’ambulatorio dei codici bianchi, un’idea che mi piace”.“Il sistema sanitario che consegniamo alla nuova consiliatura regionale – ha dichiarato l’assessore alla Salute Attilio Martorano nel suo saluto al ministro – è un sistema più sano e più robusto. Siamo infatti riusciti a raggiungere l’utile di bilancio, con una politica di grande rigore, ma al tempo stesso abbiamo migliorato la qualità dei servizi. La riorganizzazione della rete ospedaliera, l’integrazione tra ospedali e territorio, l’estensione del modello a rete per numerose patologie e percorsi assistenziali configurano un deciso passo in avanti che nel tempo continuerà a produrre ulteriori miglioramenti del servizio pubblico, in termini di efficienza della gestione, di efficacia e tempestività delle cure, di contenimento della spesa”. “Sul fronte dei livelli di assistenza – ha concluso l’assessore Martorano – siamo l’unica regione del Mezzogiorno che ha un risultato positivo con l’adempienza totale di tutti gli indicatori. Altrettanto qualificanti i risultati raggiunti e le iniziative promosse nel campo della prevenzione e della medicina sociale: dalla centralizzazione delle campagne di screening all’istituzione del registro tumori e all’organizzazione del primo osservatorio regionale sul diabete. Vanno infine ricordati la riduzione del saldo negativo nella migrazione sanitaria, il netto miglioramento dei tempi d’attesa, l’implementazione di una vasta gamma di servizi on line unificati (dal Cup alla refertazione all’avvio del fascicolo sanitario elettronico)”.Nel suo intervento il dg Maruggi ha rivendicato con orgoglio la capacità lucana di fare buona sanità al Sud, combinando conti in ordine e qualità della cura: “Anzi – ha sottolineato – le due cose si tengono a vicenda. Senza efficienza economica non si possono assicurare alti livelli assistenziali. E viceversa”.“Arriva, signor ministro – ha iniziato il suo saluto Maruggi – in un momento di grande fermento e vitalità dell’ospedale. Tanti gli investimenti in corso, in opere, in tecnologie. Particolarmente importante il polo riabilitativo di Pescopagano, che permetterà di offrire finalmente alle famiglie lucane alcuni codici complessi di riabilitazione prima non attivi in Regione. Finiranno così i dolorosi viaggi per portare pazienti con gravi lesioni lontano da casa. Anche in questo caso qualità del servizio ed economia coincidono. Il piano industriale è scandito nell’arco dei tre anni ma il break even sarà già raggiunto alla fine del primo anno”. Su un altro tema che sta a cuore al ministro Lorenzin, il codice rosa, si è soffermato il direttore generale del San Carlo sottolineando che, come a Grosseto, l’Asl apripista, non risultavano diffuse violenze sulle fasce deboli della popolazione e invece è stato portato allo scoperto un sommerso terribile così è presumibile che possa emergere anche in Basilicata: “Il codice rosa – ha ricordato Maruggi – non si occupa soltanto degli aspetti sanitari e penali. Queste vittime hanno bisogno di aiuto giuridico, di ospitalità, di supporto finanziario e quindi è importante costruire un ampio fronte di solidarietà e di sostegno”. In sintonia con le riflessioni del ministro, che si è soffermato sull’imminente entrata in vigore della mobilità sanitaria transfrontaliera, Maruggi ha ribadito il principio della “contendibilità” del mercato sanitario pubblico e l’importanza del fatto che i conti in ordine del San Carlo e del sistema regionale li rendono competitivi, quanto meno in area meridionale: “La buona sanità – ha concluso Maruggi – si fa con la testa e con il cuore. I conti in ordine sono il primo requisito, una condizione di partenza da integrare poi con le capacità professionali e umane”.