Pontecagnano-Faiano: Lanzara “Io sto con Nicola!”

Sostengo Nicola Landolfi perché credo che bisogna dare forza all’unico progetto possibile, perché credo ancora fortemente nel progetto del Partito Democratico, soprattutto in un momento come questo che vede la politica perdersi nel pantano del correntismo e delle aspirazioni personali. Abbiamo oggi  la responsabilità di liberare la nostra provincia da questa insana lotta tra le diverse componenti, dobbiamo batterci affinché chi si candida alla guida di questo partito sia spinto dall’unità, dallo spirito di servizio e non da sciocche logiche individualistiche. Apprendo dai giornali che i candidati Pedace ed Annunziata denunciano il complotto per i congressi fino ad ora svoltisi, ma credo che gli attuali risultati non lascino dubbi. Mi auguro che chi ha deciso di battere la ritirata ci ripensi e prenda parte alla competizione con i giusti intenti, quelli di costruire insieme un partito pluralista e solidale. Per fare questo c’è bisogno di un partito provinciale davvero aperto, che sappia ascoltare e dare dei segnali forti. Landolfi sente questa responsabilità, vuole percorrere il cammino del cambiamento. Lo ha dimostrato con la sua presenza ed il suo supporto nella scelta del candidato a sindaco del centro-sinistra a Pontecagnano Faiano, nel metodo con il quale è stato deciso, nel sostegno quotidiano ad un coordinamento giovane, propositivo e con tanta voglia di recuperare le ottime esperienze di una classe politica e amministrativa che negli anni passati ha fatto della nostra città il fulcro della provincia di Salerno in termini di lavoro e di vivibilità. L’impegno di Nicola e della sua squadra dovrà essere il rinnovamento della classe dirigente per ridare fiducia a tutti coloro che considerano la politica con distacco e lontananza. Per far ciò bisogna coinvolgere i cittadini, senza condizionamenti di interessi particolari e scevri da ambizioni. Perché noi che sosteniamo il Partito Democratico, siamo studenti, lavoratori, mamme che vogliono scrivere il futuro dei loro figli ed anziani in cerca di ritrovate passioni. Siamo persone comuni, con comuni valori. Bisogna partire dai nostri territori, dalle buone esperienze, perché le soluzioni non vanno ricercate lontano, nelle stanze dei potentati, ma vanno prese a chilometro zero… tra nostra gente. Abbiamo bisogno di una classe dirigente che sappia guardare con prospettiva e che possa essere accompagnata e valorizzata. In questo modo sapremo dare spazio al merito, alla passione, all’impegno quotidiano e disinteressato. Sarò folle, ma io credo in questa nuova prospettiva. Ho speranza in questo nuovo programma e nutro profonda fiducia nelle persone – tante, tantissime – che lo stanno sostenendo. E penso che Nicola Landolfi possa coordinare questo processo del cambiamento