Cetara ricorda vittime alluvione 1910

Fra il 23 e il 24 ottobre del 1910 un terribile nubifragio colpì il Comune di Cetara provocando 113 vittime  ed immani distruzioni materiali. A suffragare la gravità dell’evento, evidenze documentali attestano che il Re d’Italia, Vittorio Emanuele III, effettuò una visita sui luoghi della sciagura. L’evento catastrofico di Cetara, poco noto al grande pubblico, segnò tragicamente la storia del piccolo borgo. A partire dal 2010, anno del centenario dell’evento, ogni anno, su iniziativa dell’Amministrazione comunale, quella catastrofe viene ricordata con una giornata di riflessione sul tema, con iniziative nelle scuole al fine di favorire la cultura della protezione civile. Quest’anno l’evento ha coinciso con l’esercitazione sul rischio maremoto che ha visto coinvolti molti comuni costieri e anche Cetara che ha sperimentato il sistema locale di allerta e di intervento. Domenica 27, alle ore 11, il parroco don Nello Russo celebrara una santa Messa in ricordo delle numerose vittime e, al termine, il sindaco Secondo Squizzato, alla presenza dei rappresentanti delle autorità militari, deporrà una corona presso la lapide che ricorda i nomi della vittime del tragico evento che segnò l’annientamento di intere famiglie e di alcuni quartieri del paese.  “Il nostro intento – spiega il sindaco  Squizzato – non è solo quello di favorire la memoria di un evento storico, ma anche richiamare le implicazioni attuali del tema del dissesto idrogeologico e del rischio frana nel territorio campano, per il quale la nostra amministrazione è fortemente impegnata. E’ stato da poco completato un importante intervento che ha migliorato la sezione idraulica del torrente Cetus proprio nella parte che precede l’intubamento del corso d’acqua nella zona alta del paese. La seconda parte del progetto, che prevede interventi in altre zone ad elevato rischio, è inclusa in un ulteriore intervento per il quale si attende a giorni il via libera dalla Regione.”All’iniziativa di domenica parteciperanno anche rappresentanti di altri nuclei comunali di protezione civile della costiera per manifestare concretamente l’avvio di un percorso di unificazione del Servizio di protezione civile fra i comuni di Cetara, Maiori, Minori, Tramonti e Ravello.