Dieta italiana
di Rita Occidente Lupo
Diete fai da te, improvvisandosi alimentaristi e dietologi, specialmente giovani. Il fenomeno “dieting”, condizione in cui si perde peso tra enormi sacrifici, saltando alimenti e privandosi anche delle giuste calorie, crea un maggiore aumento corporeo quando s’interrompe.Il 70% delle ragazze si sottopone a vere e proprie rinunce alimentari, col rischio di scivolare poi nell’obesità. E nella fragilità comportamentale, con alternanza di stati emotivi: cali di umore, nervosismo. Il tutto, per sedare forzatamente quei morsi della fame, spesso campanello d’allarme del fabbisogno calorico, bypassato. In nome di sofferti digiuni, l’astenìa anche da ciò che sostiene l’organismo, senza appesantirlo. Prima d’avviarsi in una tale lotta con la propria golosità o con la costante voglia di tavola, opportuna la guida di chi ne sa qualcosa in più a riguardo, conoscendone medicamente i risvolti, saggia decisione per conseguire risultati agognati.
Credo fermamente che l’alimentazione, quella giusta del nostro meridione, e senza cadere nei desideri di cose sofisticate e di “conservati in scatole ed altri tipi di “leccornie” oltre ad un normale consume di cibo,escludendo quello serale che non si ha il tempo di assimalare perfettamente, e , con l’aiuto di un buon bicchiere di vino rosso da assobire durante il pasto pomeridiano, quando si ha la possibilità di fare quattro passi o svolgere qualche attività per ben smaltire e digerire il pasto, faccia nettamente bene alla salute e non vi è rischi d’ingrassare. Personalmente non ho avuto mai problemi di peso perchè, da sempre , pranzo alle 14 , e dopo un bel bicchiere di vino scendo giù nel minuscolo giardinetto per sradicare qualche “superstite filo d’erba, magari sorto durante la notte, visto ch’è impossibile trovarne qualcuno ben radicato nel tempo.Dopo pranzo la siesta? per me non è mai esistita: Dopo pranzo occorre fare qualche lavoretto per digerire, altro che siesta che fa male alla salute.
mi scuso per le chiacchiere e invio cordiali saluti, alfredo.