Salerno: Morrone scrive su facebook a Caldoro

Fausto Morrone ha scritto, il giorno 24.10.2013, sulla sua pagina facebook:

Il Presidente della Giunta Regionale della Campania, On. Stefano Caldoro, ha colto nel segno quando ha dichiarato che Salerno e la sua provincia non hanno saputo difendere sufficientemente l’apparato industriale negli ultimi venti anni. Il problema è che dichiarazioni così impegnative hanno bisogno di essere argomentate meglio e di individuare bene le responsabilità. La verità è che non è che non si è lottato abbastanza per difendere le industrie che hanno abbandonato il territorio, ma, peggio ancora, la politica, le Istituzioni locali, la classe imprenditoriale hanno determinato le condizioni affinché le imprese dismettessero le loro attività. Le cause del fenomeno sono da imputare all’affarismo imperante che ha indotto investimenti commerciali al posto delle imprese manifatturiere, che rendeva le aree industriali un ibrido e che, di fatto, ha reso più appetibile vendere le superfici dismesse in termini speculativi piuttosto che insistere nella missione industriale. Il risultato è stato quello del deserto industriale che è sotto gli occhi tutti. La città di Salerno è un esempio eclatante di tale miopia politica ed imprenditoriale: non c’è più niente del vecchio manifatturiero, migliaia di lavoratori espulsi dalla produzione, decine di faccendieri attirati da tutta l’Italia per fare affari nell’area industriale, parecchi processi istruiti dalla Procura della Repubblica e numerose superfici sequestrate nel corso degli anni. Caldoro dice una inoppugnabile verità, ma deve dirla tutta. Deve anche ricordare che l’unico a condurre una battaglia strenua di difesa dell’apparato industriale è stato il sindacato. Non si ricorda, però, alcuna simpatia politica ed istituzionale nei suoi confronti, ma solo un completo isolamento, anche di fronte ad offese ed irrisioni sopraggiunte da parte di imprenditori e, in special modo – perché assolutamente eclatanti – da parte del Sindaco più longevo d’Europa e attuale Ministro senza delega, turista per caso in quel di Roma e noto coniatore del vuoto e senza senso slogan: Salerno, Rimini del sud. Si dicano le cose con chiarezza, almeno servirà a non commettere più errori e a non continuare ad offendere ed indebolire il territorio salernitano e le sue prospettive di sviluppo.