Una brutta Salernitana non va oltre il pari con il Viareggio

Maurizio Grillo

In cauda venenum. La Salernitana subisce una beffa clamorosa in extremis ad opera del napoletano De Vena e viene fermata sul pari interno per 1-1 dal Viareggio quando la gara sembrava incanalarsi verso una vittoria striminzita raccolta dai granata. Il gol di Guazzo, siglato in circostanze abbastanza fortunose e con la complicità dell’estremo difensore viareggino, non era un tesoretto così grande da consentire alla squadra di dormire sonni tranquilli in ottica finale di gara, considerando i colpi di scena cui ci ha da sempre abituato il calcio. Non chiudere la gara spesso equivale a subire una cocente delusione negli ultimi secondo di gioco è così è stato. Il Viareggio, sebbene non avesse dato la benché minima impressione di poter pervenire al pareggio, ha sfruttato nel migliore dei modi l’unica vera palla gol a sua disposizione. Episodio del gol subito nel finale a parte, la Salernitana ha offerto una prova insufficiente. La squadra è stata davvero troppo brutta per essere vera: incapace di creare trame di gioco degne di tal nome, irritante a tratti in alcuni elementi, bloccata da fattori tecnici e psicologici. L’ennesima rivoluzione tattica operata da Sanderra non ha offerto gli esiti sperati: chi auspicava un’inversione di tendenza con i nuovi innesti è rimasto deluso. La coppia Guazzo – Mendicino tutto è sembrata fuorché una coppia amalgamata ed oleata nei suoi meccanismi, a centrocampo la manovra non è stata fluida sebbene vi fosse la presenza di elementi dinamici in mediana, la difesa ha dimostrato ancora una volta una permeabilità che mal si addice ad una squadra che aspirerebbe a raggiungere la cadetteria. Anche il bottino di punti finora raccolto non è certamente in linea con i progetti iniziali che accompagnavano la truppa di Sanderra: 9 punti in 7 gare sembrano francamente poca cosa. La situazione è bollente e la matassa sembra difficile da dirimere: l’unica medicina per portare la calma fra i componenti della squadra e della dirigenza è la vittoria. All’orizzonte c’è la difficile trasferta di Benevento: il derby sarà il crocevia della stagione.