Salerno: addio a Monsignor Vincenzo Pagliara
La nostra Redazione si stringe in profondo cordoglio intorno al suo collaboratore dottore Vincenzo Pagliara, per la scomparsa dell’amato zio, Monsignore storico priore della Parrocchia SS.Annunziata. Stamane alle 11 saranno celebrati i funerali presso la Chiesa di Sant’Anna al Porto, officiati dall’Arcivescovo Luigi Moretti. La camera ardente sarà aperta alle 9. Un sacerdote tradizionale, ma con lo spirito sempre giovane e indomito, che per decenni è stato il cuore del centro storico ed ha continuato a nella sua missione fino a che ne avuto la forza, celebrando Messa nella chiesa di Santa Croce a Torrione. Scomparso il 19 ottobre all’età di 90 anni, don Vincenzo era nato a Baronissi il 5 maggio 1923, quinto di sette fratelli. Dopo la licenza liceale al Seminario diocesiano, si era laureato con lode in teologia nel 1946, anno in cui aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale.Iniziò come viceparroco di don Guerino Grimaldi, nella parrochia di San Pietro in Camerellis, quando era arcivescovo Demetrio Moscato. Nell’ottobre del ‘68 venne nominato Monsignore, proprio nel giorno in cui stava per celebrare la Prima Comunione di suo nipote Vincenzo. Il papa Paolo VI lo nominò Prelato Domestico di Sua Santità.Per 35 anni Mons. Pagliara è stato professore di religione al Liceo T. Tasso e per tre anni insegnante di francese alla scuola media del seminario arcivescovile. Poliglotta, ha sempre avuto una passione per lo studio delle lingue straniere, in particolare il tedesco. Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesiano, delegato arcivescovile della Scuola Cattolica Diocesiana e assistente spirituale della Fuci, guidava personalmente la formazione, con uno stile sobrio e semplice, come la sua vita, in cui pose al centro i più deboli.
Negli anni 60/70 è stato parroco della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nel centro storico, dove fondò la Pinacoteca Museo “Sala Scacco Vaccaro”, con materiale storico e artistico rinvenuto nella chiesa, nei locali attigui, in via Trotula De Ruggiero. Il suo amore per la storia e per l’arte si era così concretizzato con un museo che custodisce opere pittoriche, arredi sacri, oggetti di antiquariato,documenti storici. Tra i quadri, la splendida Madonna della Fiducia del pittore napoletano del 600 Andrea Vaccaro, un nome dato dallo stesso don Vincenzo, ed un quadro di Cristoforo Scacco,nato a Verona nel 1480, raffigurante la Madonna delle Grazie
Agli inizi degli anni 80 venne nominato Priore della chiesa di Santa Trofimena della Santissima Annunziata Maggiore, a cui era legatissimo, attualmente non ancora agibile per lavori di restauro. Nel 2008 ha lasciato la Chiesa dell’Annunziata, a 85 anni, dando un contributo determinante alla costituzione del Comitato per il restauro della Chiesa, guidato dal Cardinale Renato Raffaele Martino.
Si è impegnato per le missioni e le iniziative di solidarietà, come il sostegno per chi era precipitato nel dramma dell’alcoldipendenza, con riunioni periodiche nei locali dell’Annunziata.
Grande appassionato di letteratura e cultore della Divina Commedia, sapeva parlare a tutti i suoi parrocchiani, di ceti sociali e culture diversi. Oggi si direbbe “un grande comunicatore”. Per anni ha studiato ed affermato che una delle sedi della Scuola Medica Salernitana, nel 1500, era ubicata proprio di fronte la Sala Scacco Vaccaro, in Largo Scuola Medica Salernitana, nell’antico Palazzo Martuscelli. Negli ultimi anni ha lavorato alla pubblicazione di un libro in cui si dimostra che Torquato Tasso è nato a Salerno e non a Sorrento. Il prof. D’Episcopo, Docente universitario di Letteratura Italiana, sta assemblando e curando gli ultimi dettagli per la pubblicazione.
Don Vincenzo ha anche scritto un libro, “Nel paese di Margot”, in cui racconta con l’arguzia di un uomo, ma con l’entusiasmo di un ragazzo, di un suo viaggio con un amico sacerdote in Germania, che ha sempre amato per il suo animo romantico e forte.
Anche la musica faceva parte dei suoi interessi. Aveva scritto degli Inni Sacri per la Chiesa della Madonna delle Grazie, realizzando un disco, con il prezioso aiuto di suo fratello Armando e dei figli Nico e Vincenzo.
E’ stato un grande oratore, capace d’improvvisare omelie colte e appassionate, che coinvolgevano i fedeli, di ceti sociali e culture diversi. Uomo sensibile e intelligente, conoscitore profondo della storia della Chiesa, dei Vangeli e dei testi sacri, è stato anche scrittore brillante, autore di pubblicazioni e di tanti articoli sui giornali, un punto di riferimento per i giornalisti che lo intervistavano tutte le volte che avevano bisogno di ascoltare una voce autorevole della chiesa. Oggi sarebbe definito “un grande comunicatore”.
Il 5 maggio 2013 i suoi cari, in particolare la famiglia di Lorenzo Principe e Rosa Gambaro, gli avevano organizzato per i 90 anni una festicciola nella loro casa dove viveva, con la partecipazione di tante persone che avevano conosciuto la sua bontà, la generosità, la cultura, l’umanità. Non era mancata la musica dal vivo, grazie al nipote che portava il suo nome, di cui era tanto orgoglioso, l’oculista Vincenzo Pagliara, figlio del fratello Armando, con cui aveva un feeling speciale. Don Vincenzo aveva partecipato alla festa sorpreso ed emozionato, ricordando con una mente sempre lucida fino all’ultimo i momenti più significativi della sua vita.
Con la scomparsa di Mons. Vincenzo Pagliara, Salerno ha perso una delle sue guide spirituali, il cuore del centro storico, una persona colta e sincera, sempre in difesa dei più deboli, coraggioso nel portare avanti i suoli ideali e la sua missione.
Le mie Condogliaze al Nostro unico Monsignor Vincenzo Pagliara!!!!Cn tutta la stima e la Gioia verso di esso!!!!