Potenza: San Carlo, libera professione intramoenia, best practices

L’Osservatorio nazionale sull’attività libero professionale intramuraria, nell’ambito delle sue attività d’individuazione delle best practices, ha dato mandato al Ministero e all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) di procedere a visite sul campo delle realtà ospedaliere che hanno adottato con successo gli strumenti normativi per il governo dell’attività intramuraria dei medici. Questo percorso ministeriale è stato definito in cinque step: l’implementazione nel sistema sanitario delle nuove norme, l’analisi delle schede di rilevazione dei sistemi regionali, la discussione dei nuovi modelli organizzativi, la valutazione dell’applicabilità e della trasferibilità dei modelli, il trasferimento dei nuovi modelli di governo. Nel quadro di questo percorso  il gruppo di lavoro, composto da tecnici ministeriali e dell’Agenas  e guidato da Giovanni Leonardi, direttore generale delle Professioni sanitarie e delle Risorse umane del Sistema sanitario nazionale, accompagnato dal direttore del Dipartimento Salute della Basilicata, Domenico Tripaldi e altri funzionari regionali, ha incontrato il gruppo di lavoro per la libera professione intramuraria (Alpi) del San Carlo per un confronto e una verifica dello stato dell’arte. Grazie all’informatizzazione degli studi medici dedicati alle attività libero-professionali, in anticipo di più di un anno sui tempi richiesti, il San Carlo è in grado di tracciare l’intero percorso, dalla prenotazione alla visita ai pagamenti, calcolando anche le quote orarie e conseguendo quindi un apprezzabile controllo dell’intero settore.“L’attività intramuraria – ha commentato il direttore generale del San Carlo, Giampiero Maruggi – rappresenta una piccola quota, inferiore al 3%, del totale delle prestazioni offerte dall’Azienda ospedaliera eppure costituisce un aspetto significativo della nostra operatività in quanto si tratta di un territorio di confine tra pubblico e privato, come tale da gestire con estrema attenzione. E’ proprio partendo da questa consapevolezza che abbiamo investito sul versante della tracciabilità di queste prestazioni e assicuriamo un costante monitoraggio. Il regolamento aziendale di cui ci siamo muniti, così come il programma gestionale avanzato garantiscono, infatti, la massima trasparenza e le più ampie garanzie per i cittadini e per il sistema sanitario su un terreno articolato e complesso”.“L’adesione della Regione Basilicata al progetto del Ministero della Salute e dell’Agenas sull’attuazione delle norme del Decreto Balduzzi sull’ALPI rientra nel costante sforzo di miglioramento del sistema sanitario regionale posto in essere dal Dipartimento Salute che passa anche attraverso momenti di verifica da parte di soggetti terzi e di confronto con le altre realtà italiane”, ha dichiarato il direttore del Dipartimento Salute, Domenico Tripaldi. Il dott. Leonardi, al termine della visita, nel ringraziare per la collaborazione offerta, ha rilevato che “l’esperienza del San Carlo costituisce un modello da imitare per le aziende che non hanno ancora completato il processo di adeguamento alla nuova normativa in materia. In particolare, insieme ai miei colleghi, ho avuto modo di apprezzare la capacità di visione dell’Azienda e della Regione Basilicata, che hanno saputo anticipare soluzioni tecniche e organizzative successivamente adottate dal legislatore nazionale”.