Pontecagnano-Faiano: Lanzara su congresso provinciale

 In queste ore apprendiamo dai giornali che candidature alla Segreteria provinciale sono lo specchio delle candidature alla Segreteria nazionale.  Nulla di più sbagliato può essere fatto. Il vortice delle correnti, la dinamica delle spartizioni, la continua ricerca dell’affermazione individuale rappresentano oggi più di ieri la morte di un partito che deve essere pluralista ma prima di tutto unito e solidale. I congressi provinciali sono cosa ben diversa dall’elezione del segretario nazionale e vanno per questo affrontanti seguendo una linea chiara e netta. Nella determinazione degli organismi dirigenti provinciali devono avere voce in capitolo i circoli cittadini, e soprattutto i dirigenti di quei circoli che hanno lavorato bene e che stando a contatto con i cittadini quotidianamente, possono esprimere le loro esigenze e le loro attese. Il mio auspicio è che i progetti politici, collegati alle candidature per il rinnovo degli organismi provinciali, siano caratterizzati dalla forte urgenza di dare quelle risposte tanto desiderate dai militanti e non finalizzati esclusivamente ad una matematica spartizione di poltrone e rappresentanze. Il Partito democratico deve simboleggiare la casa di tutti i democratici e non una multiproprietà che a seconda della “stagione” viene guidata da questa o quell’altra corrente. Pertanto nei prossimi giorni mi farò promotore di un documento programmatico sottoscritto da tanti amministratori locali del Pd che chiederanno al futuro segretario di andare oltre l’apparato e oltre le correnti per essere meno alchimista e più risolutivo verso le istanze dei territori. Il Pd della provincia di Salerno può così diventare sempre più faro per la buona politica della Campania e di tutto il Mezzogiorno!