Regione: Petrone “Sostengo Cuperlo. Mi convincono idea partito e profilo sinistra”

“Non intendo rinunciare ad un partito aperto alla società, ai movimenti, che dia voce e rappresentanza ai bisogni concreti dei cittadini. Con il mio percorso politico in questi anni ho più volte proposto al Pd di rinnovarsi, puntando innanzitutto sulla partecipazione democratica e su nuove forme di militanza politica. Invano. Il congresso può rappresentare un’opportunità per cambiare davvero. Per realizzare tutto ciò mi convince di più il progetto di Gianni Cuperlo”. Il vice capogruppo regionale del Pd, Anna Petrone, annuncia la sua adesione convinta e il sostegno alla candidatura di Gianni Cuperlo alla segreteria nazionale del Pd.“Ho riflettuto a lungo  – dice – e alla fine ho deciso di sostenere Cuperlo per due ragioni che riguardano la necessità e l’urgenza di costruire un partito radicato sul territorio che abbia un profilo riformista e di sinistra”. “La prima ragione  – spiega Petrone –  è che sono convinta che oggi al Pd occorra un segretario che si dedichi a tempo pieno alla costruzione del partito. E quindi sono d’accordo nel separare la carica di segretario da quella di premier”. “La seconda ragione – continua Petrone –  riguarda la natura e l’idea di partito che Cuperlo propone. Ho letto le note che ha scritto. Ho seguito con attenzione il dibattito degli ultimi giorni. Condivido Cuperlo quando scrive che “non c’è una strada sola per ridare speranza a chi l’ha persa”, che “dobbiamo tracciare la via migliore che è quella del coraggio riformatore, dell’uguaglianza e dell’equità”. Eguaglianza, contrasto alla povertà, diritti umani, temi sui quali non ho sentito parole chiare e nette da Renzi. E, se penso alle persone, ai malati, agli operatori del volontariato con le quali mi impegno dal punto di vista sociale e politico, ritengo che a loro possa parlare di più il Pd così come lo immagina Cuperlo, mantenendo i principi di sinistra, ma guardando avanti. Solo così è possibile rilanciare il centrosinistra”. “Non è assolutamente un’impostazione minoritaria” avverte il vice capogruppo del Pd. “Al contrario – spiega –  è l’unico modo per difendere il bipolarismo, allontanando tentazioni centriste o neocentriste, sapendo che l’obiettivo non è quello di avere un Pd più piccolo e più di sinistra. Anzi. Le culture diverse confluite nel Pd debbono avere tutte lo stesso diritto di cittadinanza: sinistra, popolarismo, cattolicesimo democratico, ambientalismo, il pensiero delle donne dentro una cornice riformista. E’ per questo che ho aderito al Pd, è questo il partito per il quale intendo continuare ad impegnarmi”.