Barilla: lo spot per quale famiglia italiana?

Rita Occidente Lupo

La polemica accesa non solo sul web, sta trascinando consensi e disappunto. La miccia, da una frase che da Guido Barilla vien fuori come slogan “Mai spot con  famiglia omosessuale”. Di qui l’accesa schermata, destinata di giorno in giorno ad ingrossarsi a tutela delle coppie gay e della famiglia non etero. In nome d’un progressismo, addirittura fuoriviate le parole di Papa Francesco, nell’apertua a divorziati ed a coppie omo. Il Pontefice delle riforme, destinato a vergare in nome della misericordia, un’autorevole svolta nel campo della spiritualità del nostro tempo, ancora Pastore d’anime. D’una Chiesa madre, pronta ad accogliere peccatori e quanti vivono la fede attraverso scelte umane, un tempo ostracizzate dalla comunione ecclesiale. Ma Bergoglio non liceizza la famiglia omo, bensì non pone al bando quanti vivono una sessualità alternativa! Non smolla i canoni evangelici, ma rivisita il concetto di accoglienza nell’ovile della fede. In tale contesto, il messaggio della Barilla! Da Fo a Vecchione,  paladini di un nuovo concetto di famiglia, non più etero! Al punto quasi da far scivolare nel “vecchio” quella di matrice tradizionale. Questo il rischio di chi ormai si perde dietro le cronache di parità di diritti, dimenticando che la genesi umana, vede all’inizio dell’umanità la coppia etero! Che l’educazione dei figli, registra in due punti di riferimento, sessualmente complementari ed alternativi, i cardini per la formazioen della propria crescita evolutiva, per lo sviluppo della personalità. Ormai pare che sia la lobby gay, a detenere la scena! Ad aizzare il fuoco della contesa, ogni qualvolta minati i propri diritti:  in discussione la propria identità. Ma in tale scempio della natura umana, che non si riesce più a comprendere quasi da che parte debba pendere per essere ritenuta autorevole, un caos che finisce per confondere e quasi disorientare chi vive la sua naturale diversità. Come se anche questa fosse un modus mutandi, da attenersi ai tempi! I termini del problema, ribaltati: tacciati  eterosessuali! Coloro che ancora credono che la procreazione sia frutto del maschio e della femmina e che nasca da quell’atto d’amore che Woytjla tracciò mirabilmente in “Amore e Responsabilità!” Per esorcizzare l’assedio mediatico e le querelle deterrenti della famosa azienda in tutto il mondo, Barilla ha dovuto aggiustare il tiro, ritrarre quasi le sue posizioni. Rivisitare il lessico, ampliando il concetto e parlando di comunità allargata, intesa come ambito familiare, sì da evitare scivoloni sulla buccia di banana, apostrofante dissenso. Insomma, oggi, certe verità, da ritrattare: tacere quasi, per tema che non possano bucare più l’opinione pubblica. Contrariamente a quelle omo, in primo piano, in nome d’un’omofobìa da bandire in ogni tempo! Succede di tutto, sotto il sole d’un tempo che rovescia il vero, optando per le tenebre, nell’offuscare la luce della verità. E allora, perchè restare interdetti o perplessi dinanzni all’ennesimo annuncio che la Vergine, a Medyugorje, illuminata, sotto forma di statuina, nella dimora della veggente Vicha?Foto lindipendente.it

2 pensieri su “Barilla: lo spot per quale famiglia italiana?

  1. Sì, però qualcuno dovrebbe spiegarmi perché Banderas sta da mesi nel mulino da solo e non sembra avere nessuna famiglia, né tradizionale, né omosessuale, né altro tipo di famiglia che mi sfugge.

  2. la barilla è un’azienda serissima e un vero orgoglio d’Italia. il loro impegno in termini di qualità e italianità, ricerca e innovazione, sicurezza alimentare e ambientale e la loro internazionalizzazione stridono con lo scivolone di guido barilla. perchè, vede cara direttrice, quando un manager-padrone di un’azienda come la barilla esprime un’opinione non può permettersi di dire quello che pensa personalmente, perchè mentre parla pubblicamente rappresenta l’azienda e, nel caso della barilla, deve tenere conto della visione globale. perciò se da una parte concordo che effettivamente la “lobby ghei” ha esagerato e che possono aver ragione non in termini di contenuto -io faccio la pubblicità che mipare- ma in termini di una leggera discriminazione -perchè i ghei non mangiano la pasta?- e comunque a me questa polemica mi pare fuori luogo, il barilla guido ha fatto la figura di gelataio confondendo la sua persona con l’azienda. a quel livello li, se non si è berlusconi -cioè avere la faccia come un’altra parte del corpo- in un attimo si perde la reputazione e il credito popolare per un’azienda come la barilla è oro colato. mi auguro che la prossima quando a guido barilla gli faranno una domanda “trabocchetto” lui risponda che la sua azienda tratta principalmente di grano, farina, pane tutte cose che riguardano tutti anche nella loro essenza di sacralità popolare.

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