Germania: 18° Bundestag, la Merkel stravince

Concluse senza  sorprese le attese elezioni di Germania. Attese si, perché  mai come in questo momento, si ha la devastante sensazione (se qualcuno ancora non ne fosse stato consapevole) che tutto in Italia dipende da Berlino. Un solo giorno per votare, poche ore per avere i risultati ed exit pool precisi, insomma stiamo parlando della Germania, al di là degli stereotipi sulla precisione. Si è rinnovato il 18° Bundestag, il parlamento federale tedesco. Due gli sfidanti che si sono contesi la carica di Cancelliere federale, Angela Merkel, primo ministro uscente, leader del Centro Democratico Cristiano, appoggiata dall’Unione Cristiano-Sociale in Baviera, e Peer Steinbrück, a guida del Partito Socialdemocratico Tedesco. Il terzo sfidante, Rainer Brüderle, leader del Partito Liberale Democratico, non ha superato lo sbarramento del 5% necessario per  approdare al Bundestag. Fuori  dal parlamento anche Die Linke, la sinistra alternativa all’SPD, I Verdi, il Partito Pirata, e Alternativa per la Germania, movimento anti-euro rappresentato dall’economista Bernd Lucke. Forte del 41,5% la cancelliera esulta  e  promette “Risultato straordinario, ora 4 anni di successi”. Ma sarà davvero così? Fuori  i liberali, storici alleati, ora la Angi di Germania ha una sola alternativa, la grande coalizione con la SPD che si è fermato a quota 25,7% del consenso elettorale. Storico e straordinario il  successo per la Merkel che viene confermata per il terzo mandato, impresa riuscita prima di lei già a Konrad Adenauer e Helmut Kohl. Per l’Unione è il miglior risultato dall’unificazione tedesca nel 1990. Ma  torniamo al nodo alleanze. Non più possibile la coalizione cristiano-liberale,  la cancelliera potrebbe avere non poche difficoltà ad  accordarsi con i Social Democratici che non possono non tenere in conto la frangia contraria a  qualunque alleanza con la CDU.  Alle scorse elezioni, dopo quattro anni di alleanza al governo con la Cdu-Csu della Merkel, la Spd incassò il suo peggior risultato, 23%.  Che cosa  aspettarsi allora? Certamente la coalizione si farà, non aspettatevi però inciuci all’italiana. CDU e SPD troveranno un accordo su punti comuni da realizzare e la Germania si confermerà prima della  classe in Europa. E noi? Al solito,  sugli attenti ad obbedire.