Salerno: Legambiente “Orizzonti” su inquinamento atmosferico

L’Associazione Legambiente Salerno “Orizzonti” condivide pienamente la denuncia inoltrata l’altro ieri dall’associazione SOS Utenti Consumatori circa l’inquinamento atmosferico determinato dai fumi immessi nell’aria dalle Fonderie Pisano di Salerno. Negli ultimi anni  a noi sono giunte moltissime  le segnalazioni di cittadini residenti nelle zone limitrofe alla fonderia, e non,dal momento che il vento è in grado di spostare i fumi e gli odori intollerabili anche nel centro cittadino. I residenti, peraltro, sostengono che in alcune ore della giornata, soprattutto di notte o la mattina molto presto, dalle tetre ciminiere della fonderia si sprigionino enormi nuvole di fumo nero e male odorante, come se i filtri, già di per se non sufficienti, venissero disattivati per inspiegabili motivi. Da tempo seguiamo questa assurda vicenda, essendoci costituiti anche parte civile nei processi contro il fondatore ed amministratore delle fonderie il sig. Luigi Pisano. Una prima volta con la sentenza del 19.03.2007 con la quale Pisano patteggiò una pena pecuniari di 6.375,00 euro per fatti consistiti nell’abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, nell’immissione in atmosfera di fumi, gas e polveri senza autorizzazione e nello scarico incontrollato di scarichi industriali nel fiume Irno. Una seconda volta, nel 2009,  il Signor Pisano riuscì a cavarsela con una semplice oblazione (sanzione amministrativa) sempre per fatti relativi all’immissione incontrollata in atmosfera di polveri e fumi, ma in questo caso i legali della nostra associazione hanno proposto appello avverso tale decisione ritenendo ingiusta la concessione dell’oblazione per fatti dannosi e pericolosi per la cittadinanza non eliminati dal contravventore. L’appello, dopo numerosi rinvii è fissato per il prossimo 5 novembre 2013
Nel frattempo un’altra causa che vedrà il proprietario Pisano imputato sarà celebrata il prossimo 29 ottobre dinanzi al Tribunale di Salerno per scarico incontrollato di acque industriali nel fiume Irno e per deposito incontrollato di rifiuti speciali.
Prima degli ultimi interventi normativi Pisano ha potuto beneficiare di una legislazione sulla tutela ambientale molto blanda, nonché dei ritardi e disfunzioni della giustizia Italiana, riuscendo quindi ad eludere qualsiasi vera sanzione. Allo stato attuale, invece la legislazione è stata in parte modificata e la giurisprudenza, sulla scorta di casi nazionali come quelli eternit ed Ilva, comincia a ravvisare in condotte come quelle di Pisano dei delitti contro l’incolumità pubblica. Peraltro vi è da dire che il sig. Pisano ha ormai novant’anni e non gode di buona salute, almeno a quanto emerge dalle carte mediche che sono state esibite alle ultime udienze che lo hanno visto imputato e  pertanto è forte il rischio che qualsiasi processo si riesca ad intentare contro l’amministratore delle Fonderie potrebbe non celebrarsi per indisponibilità dell’imputato. Proprio per tali motivi l’Associazione sta studiando la possibilità di portare a giudizio l’azienda e non solo il suo amministratore in modo da riuscire a sanzionare effettivamente il soggetto giuridico che si avvantaggia delle condotte illecite. Forse proprio l’imminente processo per i fatti che determinarono l’ultimo sequestro dell’impianto nel 2011 potrebbe rappresentare il banco di prova. Legambiente Salerno “Orizzonti”, comunque, continuerà a seguire e denunciare tutte le condotte illecite dal punto di vista ambientale e della salute dei cittadini perpetrate dall’attività delle Fonderie e si associa alla denuncia presentata nei giorni scorsi ai vari enti pubblici competenti sui controlli e sulla tutela della salute, ritenendo fondamentale l’avvio dello studio circa l’incidenza dei tumori nelle zone limitrofe all’impianto industriale segnalati da più residenti come di gran lunga superiori alla media di altre zone della città.