Roma: Cardiello, interrogazione urgente a risposta orale in assemblea

Premesso che: il Dossier Mare Monstrum 2012 di Legambiente precisa che la Campania è al primo posto tra le Regioni per infrazioni di abusivismo edilizio costiero accertate, ed i servizi giornalistici in Campania hanno dato notizia, specialmente dal 2009, con riferimento al Cilento, e con particolare riferimento alla sua area costiera,di investimenti fondiari e immobiliari da parte d’imprese e capitali che hanno relazioni con esponenti della criminalità organizzata o a loro riconducibili. Negli ultimi anni, in particolare, le compravendite immobiliari sarebbero aumentate in modo impressionante. La camorra, si sostiene, servendosi spesso d’imprenditori prestanome o società fittizie, acquista ristoranti, strutture alberghiere, case e soprattutto terreni agricoli, sommando pressioni e offerte molto vantaggiose. La camorra, al contrario delle altre mafie, vive non unicamente di traffici illeciti (droga e prostituzione), ma soprattutto di affari in campo edilizio ed immobiliare, e in particolare di appalti pubblici, come testimonia il sequestro avvenuto l8 marzo 2012 a Marina di Casal Velino, in provincia di Salerno, da parte del Corpo della Guardia di finanza, di un complesso turistico in costruzione del valore di 2 milioni di euro, composto da 11 unità abitative di circa 60 metri quadrati ciascuna e da un’area da adibire ad autorimessa: il cantiere era totalmente abusivo; il problema che più investe il Cilento, e in particolare la costa, sono le sostanze stupefacenti e i piccoli porti sono meta di arrivo di diverse quantità di droga. Le Forze dell’Ordine non sono in grado con il personale a loro disposizione di contrastare totalmente quest’attività illegale; numerosi sono gli arresti di persone legate alla criminalità organizzata compiuti in questo territorio- lunedì 9 settembre di quest’anno si è svolta presso la Prefettura di Salerno la riunione straordinaria del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico nel Cilento, convocata dal Prefetto, alla quale hanno partecipato anche i Sindaci dei paesi cilentani costieri che hanno chiesto, in particolare, un aumento del personale da adibirsi alla sicurezza pubblica e risorse per la videosorveglianza; il Sindaco di Vallo della Lucania ha pubblicamente espresso preoccupazione per un aumento di fenomeni criminosi compiuti nel Cilento da alcune bande di stranieri che trovano fertile terreno in taluni ambienti locali, di club privati dalla dubbia attività, di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività economico-finanziarie, soprattutto lungo la costa; chiede di conoscere – se le preoccupazioni espresse dal Sindaco di Vallo della Lucania siano fondate; se non ritenga opportuno, qualora quanto espresso dal Sindaco corrisponda al vero,  potenziare il numero di personale delle forze dell’ordine in questo territorio.