Roma: ad Atreju anche giovani salernitani di Fratelli d’Italia

dal nostro inviato Francesca Carrano

E anche quest’anno si è conclusa Atreju giunta oramai alla sua sedicesima edizione. Svoltasi dall’11 al 15 settembre, quest’anno la manifestazione dei giovani di destra ha avuto per oggetto “La terza guerra-grande finanza contro popoli”. Nata nel 1997 nell’alveo della destra sociale giovanile, Atreju è riuscita ad accreditarsi come una delle più importanti manifestazioni politiche e culturali d’Italia, travalicando gli originali ambiti ideologici e generazionali. “Scegliemmo Atreju, il protagonista de La Storia Infinita di Michael Ende, per raccontare le gesta di un ragazzo impegnato nel confronto quotidiano con le forze del Nulla; un nemico subdolo che attacca le giovani generazioni, ne consuma le energie, le spoglia di valori ed ideali, sino ad appiattirne le esistenze” si legge nella pag web dedicata all’evento. Una manifestazione, una festa certo di parte ma non di partito. Particolarmente sentita e attesa quest’anno. Tutti aspettavano risposte, dritte e linee  guida della nuova destra o meglio di ciò che la destra dovrebbe diventare dopo la deflagrazione in partiti e correnti di ciò che un tempo è stata Alleanza Nazionale e il Movimento Sociale. L’uscita dal ghetto ha segnato anche lo sfaldamento del più grande movimento giovanile degli anni ’80, il Fronte della Gioventù a cui Alessandro Amorese ha dedicato un libro il uscita ad ottobre e dibattuto ad Atreju durante il caffè letterario con Marco Valle, Roberto Menia, Gianpiero Cannella, Peppe Scopelliti, tutti militanti del Fronte. Tanti i temi dibattuti e gli ospiti intervenuti, dai processi al’Europa, alla giustizia e alla finanza, ai caffè letterari con la partecipazione di scrittori, giornalisti e politici da Oscar Giannino a Marco Travaglio a Filippo Facci, senza dimenticare il video inviato da Marine Le Pen. Non solo dibattiti, anche tanta musica e mostre, ad esibirsi per l’occasione gli Aurora, gruppo di musica identitaria . Presente anche l’ex presidente della provincia di Salerno, l’On. Edmondo Cirielli protagonista insieme all’ex ministro degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e il generale Fernando Termentini del caffè letterario dedicato al libro di Biloslavo e Pelliccetti “i nostri Marò 2012-2013”. Ad applaudirlo i giovani di Fratelli d’Italia di Salerno, giunti numerosi e distintisi per la mise della maglietta con inciso “Coraggio da guerriero, spada in pugno e sguardo fiero”, nonché “virtus in actione consistit”.  Peccato però che nulla di tutto ciò si sia visto ad Atreju. Tanti i protagonisti della destra di ieri e di oggi ma anche tanta la delusione di chi si aspettava il nuovo manifesto della destra alla stregua della stagione inaugurata in Francia dal Front National della Le Pen. Ciò che resta di questa edizione è la foto di chiusura dell’evento che ritrae insieme Adolfo Urso, Magdi Allam, Gianni Alemanno e Ignazio La Russa. Insomma i soliti noti, le solite facce e i soliti accordi per quella che è senza dubbio l’edizione più delicata dell’evento nel periodo più delicato per la destra dal ’45 ad oggi. Proporre il nuovo ricorrendo al vecchio affidandosi agli stessi protagonisti che ieri e oggi hanno sprecato l’opportunità data dalla svolta di Fiuggi che sdoganò il Movimento Sociale non è certo ciò di cui la destra ha bisogno.