Pace contro la guerra!

Rita Occidente Lupo

Folla oceanica in Piazza San Pietro a pregare per la pace. Raccolto l’invito papale, da circa mezzo mondo, senza distinzione d’etnìa nè di fede. La pace, unico bene comune, ha mobilitato in primis il mondo cattolico, ma smosso le coscienze anche dello scacchiere mediorientale. Bergoglio, con una veglia scandita da diversi momenti liturgici, ai 100.000 intervenuti, ha stigmatizzato dialogo, riconciliazione, polarizzando concentrazione e meditazione sulla Parola di Dio e sul messaggio di pace, in terra, per gli uomini di buona volontà. Ma anche per quanti stanchi di “subire smottamenti” da più parti, dietro il coprifuoco nucleare o delle sofisticate armi chimiche. Il carico di responsabilità, per il tributo di vite umane, immolate all’odio fratricida, non annuisce dinanzi allo sterminio di un popolo che chiede appello per la salvezza. Da diverso tempo, ormai, da più parti qualche polverone profetico: apparizioni, che in diversi punti della Terra, ancora tengono calamitata l’attenzione dei fedeli, tra timori e perplessità sul futuro dell’umanità. Il tentativo di Bergoglio, di distogliere da un conflitto mondiale, lanciato in ogni modo: senza disdegno delle sofisticate vie mediatiche! Un’eco lontana, mastica il terzo segreto di Fatima, congedato sbrigativamente dopo esser stato interpretato e commentato, sotto il papato di Wojtyla, dall’allora teologo Ratzinger! Una spiegazione di eventi già trascorsi, convinse poco, gli studiosi clericali ed i cattolici attenti “ai segni dei tempi!” Quelli stessi che oggi sembrano rimandare le parole evangeliche “Tempo iniquo!” Senza voler interpretare ansie, da auguri di mala sorte, la fonte delle apparizioni slave, Medjugorje ancora pulsante di messaggi, anche se non ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa: come i piccoli centri,  Oliveto Citra, Zaro, solo per citare quelli più comunemente noti. Da anni, il contenuto dei messaggi della Vergine, insistente sull’amore, la pace e la preghiera. Il trittico, non disdicente con alcuna verità di fede nè antitetico al Vangelo. Alla luce del presente, mentre ancora ci si chiede se autorevole la fonte slava, giacchè Lourdes e Fatima, riconosciute dalla Chiesa, quali location di profezia e spiritualità, nasce spontaneo interrogarsi se davvero non siano ultimi i nostri tempi,  con cronaca abominevole per cruenti episodi, contro la natura stessa dell’uomo.  E della dignità! Se non da intendere ultimi tempi quelli in cui l’uomo riappropriato della clava primitiva, rivisitata dal più sofisticato ordigno chimico-nucleare, annientao stupra i suoi simili. Ultimi tempi quelli in cui Papa Francesco, novello Assisense, non fa specie di rigettare l’opulenza vaticana e di optare per un ritorno alle origini della fede: per recuperare la fede, fonte di ogni pace!

2 pensieri su “Pace contro la guerra!

  1. Gentile direttrice N.D.Rita Occidente Lupo,
    Questo articolo cade proprio a pennello per farci ricordare l’ooto settembre di settant’anni fa ,(1943). Io sono uno di quelli che ricorda la famigerata guerra che portò fame morte e distruzione di cose e di case. Avevo dieci anni e mi è rimasto anchera viva la triste immagine di tale Guerra. le sofferenxe dei bimbi, per via della fame e della grande paura, rimangano impressi nei caratteri fino alla morte.Si, grida il Papa: “Non più guerre!
    ma solo pace fra gli uomini di tutto il mondo.
    Mi pice riportare una mia poesia che riguarda appunto, il ricordo di quel 8 settembre di settant’anni fa:

    O SBARCO A SALIERNO
    ( OTTO SETTEMBRE 1943)
    Settant’anne fa a Salierno,
    dint’’o meglio d’’a nuttata,
    fece ‘o sbarco ‘a “Quint’Armata”
    pe’ scaccià ‘e tedesche ‘a ccà.
    Summigliav’’a “Piedigrotta”
    chella notte ‘mmiez’’o mare:
    luminarie ‘e mille spare
    e ‘nu fuoco ‘a stravedè.
    Fu ‘stu sbarco americano
    fatto ‘e lotta a ll’arma bianca;
    me pareva ‘e sta’ ‘nt’’a chianca
    p’’o maciello ca ce fù :
    muorte accise a vainette,
    schiante, botte, cannunate,
    figlie ‘e mamma fucilate…
    e ferite in quantità.
    Tutt’’o populo pregava
    p’’e surdate americane
    ca spenzàvano già ‘o ppane
    a ‘stu populo ‘a sfamà.
    Alfredo Varriale

  2. Gentile Rita,
    colgo l’occasione di questo bellissimo articolo non solo per salutarTi rinnovandoTi la mia stima verso la giornalista e la cattolica impegnata, ma anche per testimoniare attraverso DentroSalerno la rara intensità spirituale che ha pervaso quanti si sono riversati in Piazza San Pietro sabato sera raccogliendo l’appello del Santo Padre e pregando insieme per la pace nel mondo.
    Come Presidente di una associazione socio-culturale di ispirazione cristiana (“Cattolici in Movimento”) e come credente desidero qui ricordare che la Fede è capace di farsi Storia e la preghiera può incidere sul corso degli eventi. Ma è una convinzione che molti cattolici dovrebbero al più presto recuperare.
    Luigi Cerciello

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