Valva: grande successo al Castello d’Ayala “A te che leggi dopo mezzanotte”

Serata sotto le stelle a Castello d’Ayala, nella sala d’Armi, patrocinata dall’Amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Francesco Marciello, dal Rotary Club Campagna- Valle del Sele, dall’Associazione MusicArte, presieduta da Michele Vuocolo, dall’Ordine di Malta, dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici e culturali. Conduttrice della serata Elisa Villani, che ha incisivizzato, grazie a magistrali interpretazioni musicali, il valore culturale della serata, in un mix di suoni e lirismo. Il direttore artistico Michele Vuocolo, ha anche consegnato le singolari onorificenze del Premio Ayala, a personaggi distinti nell’ambito culturale, tra cui il direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo. Nella location medievale, ha trovato spazio anche la personale della scultrice Deborah Napoletano. Ospite d’onore, il direttore Lupo, con l’ultima sua fatica letteraria “A te che leggi dopo mezzanotte”. Il libro, che non cessa di strappare consensi, offre il fianco al dibattito sulla scottante tematica del femminicidio, in antitesi alla valenza sentimentale, che stria l’universo rosa. Dopo i saluti istituzionali, da parte del sindaco Marciello, al quale si sono aggiunti quelli dell’assessore provinciale Michele Cuozzo, nonchè del presidente del Rotary. tra gli ospiti d’onore, l’on. Guido Milanese, cittadino onorario di Valva. Intercalati da brani musicali, stralci del libro, che la Lupo ha letto ad un’attenta assise, che tra le ovattate pareti del maniero, s’è ritrovata intenta a cogliere imput e fermenti che MusicArte srotola non solo nel Comune del cratere. Scroscianti applausi all’autrice, che ha comunicato con qualche nota di commozione, come ancora oggi sia la cifra sentimentale a dover traghettare le scelte autentiche di vita, contro una cronachistica cultura di morte, che imbratta costantemente la quotidianità apaprentemente tranquilla. Tra musica e lirica, il commento di alcuni passi del diario-zibaldone, che in stile nominale, offrono il fianco al dibattito ed alla riflessione contemporanea, in merito allo stesso stile letterario, già precedentemente criticato da cattedratici degli atenei italiani, psicologici e critici.