Salerno: in scena il Teatro Mio con “La valigia sul letto” di Tartaglia

Mercoledì 28 agosto, alle ore 21.15, in largo S. Maria dei Barbuti a Salerno, per la XXVIII edizione della rassegna estiva di teatro Barbuti Festival, la Compagnia “Teatro Mio”, porterà in scena “La valigia sul letto” di Eduardo Tartaglia, per la regia di Bruno Alvino (posto unico: dieci euro).“La valigia sul letto”, in questo caso, non è quella di un lungo viaggio, ma quella dei due protagonisti, Achille (Natalino Di Guida ) e Brigida (Tina Norvello). Lui appena licenziato, anche se mai assunto, dall’anagrafe di Napoli, lei lavora come ragazza immagine per una macelleria. Achille al momento  “lavora” lavora come custode, in nero, sotto la galleria del cantiere della nuova Linea della Metropolitana, dove “convive”, a causa del recente sfratto esecutivo, con l’amata, in una baracca del cantiere appunto. Si è appena saputo,  ma non per caso, che Achille è l’ultimo cugino rimasto in vita di un pentito, Antimo Lo Ciummo (Tonino Paola). Per questo lui  e Brigida, forzatamente insieme ad Annarosa (Luisa Russo) , sorella di Achille e ad Antimo si apprestano a seguire il  Commisario Rispoli (Bruno Alvino), perché sottoposti al “Programma di protezione” istituito per i familiari dei pentiti, che prevede dunque per loro un trasferimento in un’altra realtà geografica dove li attendono: una nuova identità; una nuova casa; un nuovo lavoro. I due sventurati, dunque scappano da Napoli senza nemmeno avvisare il loro unico amico Agostino (Francesco di Maio)  ma dovranno fare i conti con gli imprevisti che li costringeranno a rifugiarsi, sotto mentite spoglie, in uno strano luogo, gestito da un certo Padre Rocco (Nando Rossi), prete napoletano  emigrato, costretti a lavori originali. A questo si aggiunge la convivenza coatta con il famigerato criminale, anche lui parcheggiato là in attesa della destinazione definitiva. Una commedia che vuole essere  una denuncia alla società, metafora della realtà, una farsa riflessiva. Questo in sintesi il testo teatrale nelle motivazioni dell’autore che l’ha scritto: “La valigia sul letto è, nei miei auspici, una commedia dove non manchino occasioni di sicuro divertimento; ma è anche, spero, il racconto di una storia che, benché buffa e risibile, ogni tanto presenti spunti per riflessioni certamente non superficiali. È ben vero, infatti, che gli argomenti affrontati (l’endemica difficoltà a trovare un posto di lavoro regolare; la necessità di soluzioni sempre improvvisate e non di rado illegali; l’inevitabile inquinamento delle coscienze e degli stessi sentimenti che fatalmente si accompagna al degrado economico e sociale; l’ombra della malavita che aleggia su tutti i personaggi e che getta un’ombra inquietante sull’intera vicenda), avrebbero certo potuto offrire spunti per una trattazione sicuramente più drammatica”.