Salerno: Premio Charlot XXV^ediz.

“Il Premio Charlot” è un bene di tutti. E’ una manifestazione bella, pulita, divertente e per questo va tutelata, rispettata e aiutata. In sedici anni che partecipo a questa kermesse ho visto passare su questo palcoscenico il meglio del cinema, del teatro, della televisione. Ho visto dare spazio e voce a nuovi comici emergenti, me compreso, che hanno avuto la possibilità di esibirsi, farsi conoscere ed iniziare la loro scalata verso il successo. Ora mi sembra assurdo che nonostante tutto quello che sia stato fatto, il Premio Charlot venga completamente ignorato dagli Enti Pubblici locali. Non è possibile che ancora una volta in Campania non siamo capaci di mantenere e far crescere una manifestazione così importante. Mi auguro che le cose cambino, che finalmente vengano aperti gli occhi e che sia Salerno che Paestum capiscano il valore aggiunto che questo festival può dare loro”. Così è iniziato, sabato 17 agosto, lo spettacolo “Siamo tutti in zona Show” di Alessandro Siani, che ha chiuso la XXV edizione del Premio Charlot. L’attore partenopeo che ha mosso i suoi primi passi proprio sul palcoscenico della kermesse dedicata al grande Vagabondo, ha voluto prima di tutto dire il suo pensiero su chi amministra gli Enti Pubblici e su come negli ultimi due anni la rassegna ideata da Claudio Tortora non ha avuto gli aiuti e il sostegno adeguato. Poi un breve riferimento a quanto accaduto a Pompei…. “Credo che tutti voi abbiate letto sui giornali o visto in televisione quello che poche settimane fa è successo, durante un mio spettacolo, a Pompei…” non ha dovuto finire la frase, ne aggiungere altro. Il pubblico, oltre 3200 persone, ha iniziato ad applaudire e a gridare “Bravo Alessandro!” e lui ha ringraziato tutti… “Grazie, sapevo che il mio pubblico aveva capito ed era con me…”. Poi lo show, lo spettacolo… due ore di puro e sano divertimento. Un Siani in forma eccellente che ha saputo coinvolgere tutti, regalare emozioni, risate pure. Uno show dove sì è parlato di tutto e di tutti, dove il pubblico è stato protagonista senza mai annoiarsi, senza mai esser sazio di quel ragazzo di Napoli che con la sua semplicità è riuscito a diventare uno dei comici più noti del panorama italiano. Standing ovation meritata nel gran finale di una serata che non solo ha premiato Siani, ma ha anche, è soprattutto, premiato la macchina organizzativa del Premio Charlot. Nessun disservizio, nessuna lamentela per i posti a sedere, tutto è funzionato bene proprio come nello stile dello Charlot. “Siamo soddisfatti … ha dichiarato il patron Claudio Tortora – questa XXV edizione è stata davvero bellissima. A Salerno siamo stati accolti da un pubblico caloroso, qui a Paestum, stasera (sabato 17 agosto, n.d.r.) abbiamo ottenuto delle nuove conferme. Insomma il nostro bilancio non può che essere positivo. Ora come è nel nostro stile, chiudiamo questo capitolo, e andiamo avanti, partiamo già con la XXVI edizione. Il direttore artistico Gianluca Tortora e tutto lo staff, dalla segreteria, ai grafici, all’ufficio stampa, sono già a lavoro, mentre io… ed è giusto che sia così… inizierò il mio lavoro di chiarificazione con gli Enti Pubblici. Ha ragione Siani, questa è una manifestazione che deve essere tutelata, ed allora è giusto che gli Enti Pubblici inizino a dare delle risposte. Bisogna far capire ai cittadini, – ha proseguito Tortora – essere trasparenti, dove vanno a finire i finanziamenti pubblici e su quali basi vengono destinati ad una manifestazione piuttosto che ad un’altra. Basta improvvisazioni, basta con rassegne che hanno contributi di milioni di euro e poi si permettono di mettere il biglietto a pagamento per gli spettacoli. Noi quest’anno abbiamo investito di tasca nostra, abbiamo rischiato, proprio come fanno i veri imprenditori. Ci è andata bene e questo ci riempie ancor di più d’orgoglio. Ma una manifestazione come questa – ha concluso Claudio Tortora – non può sostenersi solo sulle nostre forze, purtroppo abbiamo bisogno di un aiuto da parte delle istituzioni e credo che sia giusto che i fondi vengano distribuiti in maniera più equa, così da permettere a tutti di poter lavorare, ma anche e soprattutto al pubblico di poter godere di spettacoli di qualità senza dover pagare biglietti elevati. Questo sarà il mio scopo. Lottare per avere trasparenza e chiarezza su come vengono gestiti i fondi pubblici destinati al settore dello spettacolo”.