San Giovanni Rotondo: continua crisi turismo religioso!

Rita Occidente Lupo

10 agosto: data memorabile per i fedeli di San Pio da Pietrelcina, che ne ricordano l’ordinazione sacerdotale nel 1910. Quest’anno, un ulteriore suggello ad un appuntamento ormai consolidato nel tempo, grazie all’ostensione permanente delle spoglie, partita il 1 giugno, nella Basilica a Lui dedicata. Firmata Renzo Piano! Tra gli ori, le arcate, la pietra  apricenia, vetrate ed organo…sì, il Frate stigmatizzato, che in vita non volle tenere nulla per sè, in ossequio a Madonna Povertà, da Lui spezzata con l’Assisense, in un sepolcro che rimanda all’opulenza egiziana. D’impatto, dall’ingresso, oltre alla vastità ed allo sfarzo, la sproporzione tra l’urna contenente le spoglie del Santo e la mega ampiezza, che non ricorda neanche lontanamente la cripta primordiale, nella quale fu collocato fin dal suo ultimo battito vitale nella vecchia Chiesa. Tante le critiche nel tempo e pochi gli assertori che lo sfarzo, così evidente, benchè frutto dell’oro dei fedeli, risponda a quel “Farò più rumore da morto che da vivo”  da Lui profetizzato. La crisi che da tempo assedia i luoghi di culto, con inevitabili ricadute anche sul Comune garganico. Dal 2009 – l’anno dei record, in cui toccati 7,8 milioni di presenze – il turismo di San Giovanni Rotondo ha perso colpi: meno 420.000 presenze nel 2010, meno 400.000 nel 2011, addirittura meno 1 milione e 100.000 nel 2012. Se s’è tentato di dare una mano ai ristoratori, in ginocchio per una flessione che non ricorda neanche lontanamente i tempi in cui occorreva prenotarsi, per la sicurezza d’esser alloggiati, il Frate era in vita, probabilmente l’allocazione di San Pio nella Basilica, completamente errata. Tenendo presente che anche le cassette per le offerte, risentono di una perdita del 15%, in quanto solo un fedele su venti, ancora lascia un contributo, da riflettere come mai anche l’ostensione non stia portando quei frutti attesi. E se è vero che anche i luoghi di culto mariani per antonomasia, quali Lourdes, Loreto, devono arrendersi ad un calo vistoso dei pellegrinaggi, salvando i pellegrini di un giorno per lo più, San Giovanni Rotondo registra dati preoccupanti: presso lo spazio dedicato ai pellegrini, pic nic fai da te, più che ristorazione alberghiera. Anche i negozi di souvenirs tra guadagni striminziti. Si spende poco, perchè il denaro scarseggia. E la fede, anche se ancora tiene il polso della spiritualità, rischia di naufragare dinanzi ad una politica religiosa che non favorisce concentrazione e spiritualità. Troppi a rimpiangere la vecchia Chiesa di Santa Maria delle Grazie: a ricordare i luoghi attraversati dal Padre ed ancora impressi nella memoria di testimoni oculari. Tanti a non ritrovarsi dinanzi all’urna in vetro nella Basilica di Piano, sperduti dalla vastità, più che concentrati dalla preghiera! San Pio decisamente stretto, in un’escalation di ricchezza, di sontuosa ampolossità: Lui che amava il nascondimento, la povertà, incarnando “Più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno dei cieli!” a volerlo ricordare nella ricchezza, pretestuosamente paradisiaca!

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